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Cronaca Caerano di San Marco

Travolto da una lastra di metallo, sbatte la testa contro un fusto: muore operaio

L'incidente poco dopo le 11 in un cantiere edile di Caerano San Marco in via Cadore. A perdere la vita Nazif Ajdarovsky, 48enne di origini macedoni che viveva con la famiglia a Paderno del Grappa. Fatale un grave trauma cranico. La Procura aprirà un fascicolo

Tragedia sul lavoro attorno alle 11 di oggi, mercoledì 13 ottobre, all'interno dell'area di un cantiere edile di Caerano San Marco, in via Cadore, all'altezza dell'azienda BF caldaie. A perdere la vita un operaio macedone di 48 anni, Nazif Ajdarovsky, che è rimasto gravemente ferito. Un pesante pannello di metallo che gli è caduto addosso da un'altezza di due metri e mezzo mentre l'uomo si trovava al lavoro sopra un fusto di metallo. Nella caduta l'operaio ha violentemente sbattuto il capo proprio contro lo stesso bidone. A provocare il decesso un grave trauma cranico. Al cantiere (si tratta di un'abitazione in costruzione da parte dell'azienda edile Danilo Parisotto) sono intervenuti medico ed infermieri del Suem 118 che non hanno potuto far nulla per salvare la vita all'uomo. Intervenuti sul posto sia gli ispettori del nucleo Spisal di Treviso che i carabinieri della Compagnia di Montebelluna. Il 48enne viveva con la famiglia a Paderno del Grappa, lascia moglie e figli. Sulla tragedia la Procura di Treviso aprirà un fascicolo.

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I sindacati trevigiani puntano il dito: “Inascoltato il nostro appello”

«L’anno della ripartenza si è ormai drammaticamente confermato come l’annus horribilis in tema sicurezza sul lavoro. La sequela di infortuni e di morti in provincia di Treviso è sconcertante e nemmeno la grande mobilitazione delle Organizzazioni Sindacali della scorsa estate, appellandosi alle Istituzioni e alle rappresentanze del mondo imprenditoriale, è riuscita a cambiare la situazione». Commentano i segretari generali di CGIL, CISL e UIL territoriali Mauro Visentin, Massimiliano Paglini e Gianluca Fraioli, un minuto dopo l’ennesimo incidente sul lavoro che è costato la vita a un operario macedone in un cantiere edile di Caerano San Marco.

«La situazione è fuori controllo, in questi giorni si fa un gran parlare di green pass si green pass no, registrando divergenti posizioni anche delle parti datoriali, quando i lavoratori continuano a morire nei cantieri - attaccano i vertici delle OOSS della Marca -. Serve una risposta unanime, fattiva e inequivocabile, che chiediamo ormai da lungo tempo a Istituzioni, nel rafforzare e implementare i controlli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, e al mondo imprenditoriale, per progettare interventi concreti, perché si proceda quanto prima a un cambio di rotta sul tema della sicurezza».

«La crescita del Pil non può intrecciarsi con l’escalation di infortuni e morti bianche - continuano Visentin, Paglini e Fraioli -. Il triste primato della Marca è la misura della grave carenza della cultura della sicurezza e a pagare sono i lavoratori, drammaticamente anche con le loro vite. L’urlo di dolore delle loro famiglie e delle nostre comunità, non di meno l’appello unitario e incessante dei Sindacati, non possono rimanere un minuto in più inascoltati».

Zanoni (PD): «Va fatto l’impossibile per fermare questa strage»

«Non è possibile continuare con questa conta dei morti, va fatto l’impossibile per fermare la strage nei luoghi di lavoro. Oggi a Caerano San Marco piangiamo l’ennesima vittima, ma in tutta Italia in appena 24 ore hanno perso la vita quattro persone: una vera mattanza». Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico interviene sull’infortunio mortale di questa mattina nella Marca Trevigiana in un cantiere edile, vittima un operaio 48enne di origini macedoni. «Voglio esprimere vicinanza ai familiari, agli amici e ai colleghi. Le indagini chiariranno la dinamica dell’incidente, ma non possiamo parlare di fatalità: siamo di fronte a numeri impressionanti che chiamano tutti a un’assunzione di responsabilità. Formazione,  informazione, prevenzione, controlli e sanzioni: ognuna di queste azioni è indispensabile».

«Domenica  scorsa è stata celebrata la Giornata nazionale in ricordo delle vittime sul lavoro: in Veneto, nei primo otto mesi dell’anno abbiamo avuto una crescita degli incidenti mortali, degli infortuni e delle malattie professionali. Non è questa la ripresa di cui c’è bisogno. Domani è in programma il tavolo della Regione con sindacati, imprese e associazioni sul nuovo piano strategico triennale: vedremo se stavolta le tante promesse, a partire dall’aumento degli organici degli Spisal, diventeranno realtà».

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