Colpo alla camorra in Veneto, sequestri per 10 milioni di euro
Maxi operazione della guardia di finanza di Trieste e della polizia di Venezia, coordinati dalla Dia. Cinquanta misure cautelari nelle prime ore di martedì in tutta la regione
Dopo la 'ndrangheta, tocca alla camorra. La guardia di finanza e la polizia, coordinate dalla Dda (direzione distrettuale antimafia) di Venezia, stanno eseguendo 50 misure cautelari e 11 provvedimenti di obbligo di dimora e di altro tipo. Sequestrati beni per 10 milioni di euro. Gli arresti sono scattati a Venezia e Casal di Principe, nel Casertano. I destinatari del provvedimento sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo mafioso e altri gravi reati.
L’indagine è stata condotta dal Gico del nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Trieste e dalla squadra mobile di Venezia. Dalle prime ore dell’alba sono impegnati per eseguire le misure cautelari oltre 300 uomini dello Scico della guardia di finanza, dello Sco della polizia e del nucleo di polizia economico-finanziaria di Venezia.
Non sono mancati i complimenti del governatore del Veneto Luca Zaia: «Mi sento di ringraziare a nome di tutta la gente per bene il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho e il procuratore distrettuale di Venezia Bruno Cherchi, per un successo nella lotta alla criminalità organizzata che contribuisce a portare sui nostri territori sicurezza, ordine e legalità. Credo di interpretare il sentimento dei Veneti - ha concluso - nel rivolgere un ringraziamento riconoscente a tutti gli uomini e le donne delle forze dell’ordine che si sono impegnati per il successo del blitz. Oggi la giornata comincia davvero nel migliore dei modi».