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Cronaca Conegliano

Caos in parrocchia: pretende del cibo e aggredisce i carabinieri

L'episodio martedì pomeriggio a Conegliano a San Pio X. Arrestato marocchino di 25 anni. Minacce pesantissime ai presenti: «Ti uccido e farò togliere gli occhi ai tuoi familiari»

Aveva bussato alla porta della parrocchia di San Pio X a Conegliano per chiedere qualche cosa da mangiare. Al rifiuto della donna che gli ha aperto la porta è andato su tutto le furie e poi all'arrivo dei carabinieri ha letteralmente perduto la testa. «Ti uccido e farò togliere gli occhi ai tuoi familiari»: ha urlato ad un ufficiale dell'Arma quando è stato portato in Caserma, mentre si tagliava le braccia con una chiave metallica che poi ha persino tentato di ingoiare.

Protagonista della follia andata in scena ieri notte negli uffici del comando dei carabinieri di Conegliano è un cittadino marocchino di 25 anni. Arrestato con l'accusa di resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale il giovane è comparso questa mattina davanti al giudice per la convalida dell'arresto e il processo per direttissima, che è stato rinviato dopo che il legale d'ufficio, l'avvocato Davide Favotto, ha chiesto termini a difesa. Rilasciato in tarda mattinata, nei suoi confronti  è stata emessa la misura cautelare del divieto di dimora a Conegliano. «Ho fame, datemi qualche cosa da mangiare»: aveva detto alla persona che gli ha aperto la porta della Parrocchia ieri sera. Da tempo in Italia, dove sbarca il lunario facendo il venditore ambulante, il 25enne vive come come un senza dimora, solo senza più nessun contatto con altri familiari dopo che la madre, che viveva in Marocco, è morta qualche mese fa.

Al rifiuto della donna che gli ha risposto al citofono è andato in escandescenze. «Non vado via, datemi qualche cosa da mangiare»: avrebbe ripetuto. Sul posto poco dopo sono arrivati i Carabinieri e lui allora si è scagliato contro uno dei militari, colpendolo e causandogli una ferita ad un avambraccio giudicata guaribile in una settimana. Condotto al comando ha letteralmente messo sotto sopra gli uffici, imprecando e minacciando i militari presenti. «Non ho paura della legge italiana, io vado tranquillamente in galera ma poi mi saprò vendicare»: ha gridato facendo il gesto del taglio della gola. "Hai delle figlie femmine?" ha poi chiesto in tono sfida ad un altro dei miliari, aggiungendo: "Io farò cavare gli occhi ai tuoi familiari". Neppure una notte in cella di sicurezza  lo ha calmato. Stamattina infatti ha nuovamente opposto resistenza mentre veniva caricato in macchina per essere condotto in Tribunale per l'udienza.

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