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Cronaca Preganziol

Capienza "sforata" e antincendio non funzionate, titolare del New Mille Lire salvato dalla prescrizione

Albino Candelù, 77enne proprietario del noto locale notturno di Preganziol, era finito a giudizio a seguito dei controlli operati dalla Questura di Treviso nel maggio del 2016

Era finito nei guai perché nel locale erano state ammesse 98 persone in più rispetto al limite consentito, che era fissato a 200. Inoltre, fatto ben più grave, l'impianto antincendio del locale era disabilitato. Ma ad Albino Candelù, al tempo titolare del "New Mille Lire" di Preganziol, che relativamente a quei fatti, accaduti nel 2016, aveva ricevuto un decreto penale di condanna di qualche migliaio di euro, è venuta in soccorso la prescrizione. Il processo al 77enne, nato per l'opposizione al decreto, è stato infatti estinto. Il giudice non ha potuto infatti che prendere atto dell'istanza presentata dall'avvocato Anna Baggio.

I controlli della Questura di Treviso erano avvenuti la sera del 26 maggio del 2016. I poliziotti trovarono 298 persone all'interno del locale, un centinaio circa più della capienza massima, e scoprirono irregolarità riguardanti l'impianto anticendio. In particolare i controlli rilevarono che alcune pulsantiere destinate alla segnalazione dell'allarme erano inutilizzabili in quanto danneggiate.

Albino Candelù era andato precedentemente a processo anche per la vicenda legata al fallimento della sua società "Les Papillons", proprietaria del ""Mille Lire" di Zoppola, in provincia di Pordenone. La Procura di Treviso lo aveva indagato per una bancarotta per distrazione e documentale di poco più di 116 mila euro e aveva chiesto una condanna a  2 anni e 8 mesi. Ma il 77enne, in quella occasione difeso dall'avvocato Guido Galletti, riuscì a provare la propria estraneità ai fatti e venne assolto con formula piena.  

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