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Cronaca

Capriolo muore intrappolato e agonizzante ad opera di bracconieri senza scrupoli

La Polizia Provinciale è sulle tracce dei responsabili di questo terribile gesto: "Il reato contro il patrimonio Faunistico tra i più gravi e comporta sanzioni penali"

TREVISO In questi ultimi giorni, nelle zone collinari di Castelcucco, più precisamente tra i caratteristici boschi della zona frequentati da caprioli e altri animali selvatici, la Polizia Provinciale di Treviso ha rinvenuto, durante un pattugliamento antibracconaggio “agro boschivo”, una femmina di capriolo risultata gravida, bloccata con un laccio d’acciaio al collo. L’animale è morto per soffocamento, dopo una lunga agonia, causato dallo sfregamento del laccio intorno alla corteccia dell’albero al quale era stata avvinta.

Sono stati eseguiti, dagli agenti della Polizia Provinciale, appostamenti notturni e sono ancora in corso indagini sui bracconieri autori del gesto con l’aggravante dell’abbandono dell’animale nel suo delicato stato di gestazione. Su questi cacciatori di frodo, che hanno desistito dal monitorare la propria trappola mortale abbandonando l’animale, sono in corso rilievi importanti sulle tracce dagli stessi lasciate sul luogo di cattura, come impronte di scarponi da trekking, cordino specifico reperibile in pochi negozi specializzati, ecc.  “Il reato contro il patrimonio Faunistico dello Stato è considerato tra i più gravi e comporta sanzioni penali importanti definiti dalla Procura della Repubblica – dichiara il Presidente Stefano Marcon – e non si escludono in questa fase di indagini che portano all’identificazione della o delle persone  indagate, anche perquisizioni abitative suggerite dagli indizi reperiti.”

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