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Cronaca Santa Bona

Una finestra d'arte per il carcere di Treviso: inaugurato il murale dell'area verde

L’opera, di 13 metri, è stata realizzata sulla cinta muraria che delimita lo spazio giochi esterno in cui i padri reclusi incontrano le famiglie e i figli, il tutto grazie a Maria Teresa Casagrande, professionista esperta nel restauro di dipinti murali ed affreschi e con la collaborazione di due detenuti

TREVISO Un murale per rendere più familiare e accogliente l’area verde della Casa Circondariale di Santa Bona, Treviso: è l’intervento di cui si è occupato il Soroptimist International Club di Conegliano e Vittorio Veneto, rappresentanza cittadina dell’organizzazione internazionale femminile impegnata attraverso progetti di servizio nella promozione dei diritti umani e delle pari opportunità per il miglioramento della condizione della donna, e che è stato inaugurato mercoledì 12 luglio.

Si tratta di un’opera a tema ludico di 13 metri di lunghezza sulla cinta muraria che delimita la zona gioco esterna, riservata all’incontro dei padri reclusi con i propri bambini: Maria Teresa Casagrande, professionista esperta nel restauro di dipinti murali ed affreschi, ha prestato la sua preziosa consulenza, anche per quel che concerne la riqualificazione della barriera (che ha preceduto l’abbellimento) e la realizzazione è avvenuta durante il mese di maggio con la collaborazione di due detenuti individuati dalla Direzione del carcere e che si sono resi disponibili.

La riqualificazione delle mura e la realizzazione del murale, finanziato dal Soroptimist International Club di Conegliano e Vittorio Veneto, rientra tra gli interventi del progetto nazionale su “Diritti Umani - I Diritti dei Minori” promosso dal Soroptimist International d’Italia* per il biennio 2015-2017. L’obiettivo è trasmettere alle istituzioni carcerarie il messaggio dell’assoluta necessità di aiutare i bambini in una crescita meno traumatica  quando hanno un genitore in stato di detenzione, e nel caso di custodia attenuata delle madri detenute con figli da zero a 3 – 6 anni: per questo sono stati pensati e realizzati interventi per rendere più vivibili gli spazi di incontro, creando un ambiente  a idoneo ai più piccoli, tutelando il legame familiare e soprattutto facilitando il rientro del genitore nel contesto familiare al termine della reclusione. L’iniziativa sta procedendo con rapidità in tutta Italia e molti sono gli spazi che sono stati inaugurati e si stanno inaugurando nelle Case Circondariali in tutto il territorio nazionale.

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