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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

"CartaCarbone" vince anche nei sondaggi: un trionfo l'indagine sulla quarta edizione

Confcommercio Treviso ha commissionato a Quaeris un’indagine per monitorare e verificare l’effettivo impatto socio-economico della quarta edizione dell'amatissimo festival letterario

TREVISO Promosso a pieno titolo il Festival Letterario Carta Carbone che da quattro anni riempie piazze e sale di Treviso, portando scrittori, letterati, giornalisti in città. La pagella, compilata da Queris srl per conto di Confcommercio Treviso, ha effettuato una verifica ai raggi X valutando un campione appositamente mirato di 708 persone, utilizzando il metodo delle interviste qualitative accreditate Iso.

I voti assegnati non lasciano spazio a dubbi, il Festival si è portato a casa un sano ed abbondante otto (su scala 1 a 10) in quasi tutte le materie (bellezza dei luoghi, atmosfera, qualità degli interventi, disponibilità dell’assistenza, qualità dei contenuti), ma si conferma anche come un volano per l’economia e per l’aumento della qualità della vita. Il Festival mette in moto due fenomeni: il pendolarismo da cultura ed il turismo da cultura, che lascia nelle casse di bar, osterie, locali tipici, ristoranti, strutture ricettive somme che spaziano, in media, dai 10 ai 20 euro per utente con punte di oltre 50 nei ristoranti. Significative le quote delle provenienze: il 24, 4 % è un turista vero, perché pernotta almeno una notte e viene da fuori provincia o regione, ed il 37, 8% sono escursionisti, ovvero pendolari col desiderio di una passeggiata culturale di livello.

Altro dato che emerge: i veri influencer, su cui investire, sono le persone che appartengono all’età di mezzo che, se ai tempi di Dante non osava andare oltre i 35, ora si potrae tra i quarantenni e gli ultracinquantenni, che amano cultura, letteratura, buon cibo e bellezza dei luoghi e che si confermano con il pubblico trainante. Funziona il passaparola, superando le armi potenti dei social e del web, classificandosi al secondo posto tra i canali di comunicazione, e ciò appare tanto più significativo se si considera quasi il 50% del pubblico del Festival è fidelizzato, lo frequenta da almeno un paio di anni e viene in compagnia di partner , amici e famigliari, con prevalenza del genere femminile. Ma non solo: l’analisi del Festival offre molti spunti di riflessione anche sulla componente dei giovani, che inizia a frequentare l’evento come esperienza entusiasmante di “alternanza scuola – lavoro” (tre i licei convenzionati) e che attrae per la qualità delle proposte laboratoriali e l’originalità del lavoro. Apprezzata anche la qualità dei servizi offerti, segno evidente che la rete dei volontari funziona e conferma di essere un valore aggiunto.

“Questa indagine- afferma la direttrice del Festival Bruna Graziani- “ci conferma che siamo sulla strada giusta, che il percorso intrapreso va potenziato individuando nuove dimensioni territoriali e migliorando alcuni aspetti logistici. Questa promozione è, per noi, motivo di grande soddisfazione e ci fa capire che è importante riuscire a fare rete e massa critica intorno ad un interesse, quello della cultura e della letteratura, che sta connotando ed offrendo valore aggiunto all’identità di Treviso.” “La positività dei dati”- afferma il presidente di Confcommercio Treviso Renato Salvadori- “mette in evidenza che occorre cambiare la visuale pensando ad una dimensione nuova della “Grande Treviso” dove le iniziative culturali possano trasformarsi in vantaggi per l’economia e la collettività.  La fruibilità che garantiscono al pubblico del Festival bar, ristoranti, osterie, locali tipici ed alberghi ci induce ovviamente a studiare, per le prossime edizioni, iniziative mirate di co-marketing che potranno prevedere scontistiche, menu mirati, biglietti unici e pacchetti wee-end.”

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