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Cronaca Casale sul Sile

Covid, imprenditoria trevigiana in lutto per la morte di Giuseppe Romano

Bepi, fondatore della "Romano scavi", aveva 85 anni e in soli dieci giorni il virus lo ha stroncato. Domenica l'ultimo saluto alla moglie Teresina, con cui avrebbe a breve festeggiato i 60 anni di matrimonio

Una vita dedicata al lavoro e alla famiglia, un uomo di grande spessore e antichi valori ma che sapeva stare al passo con i tempi. Sono ore di lutto a Casale sul Sile e nell'imprenditoria trevigiana per la scomparsa di Giuseppe Romano, per tutti Bepi, impresario trevigiano fondatore della "Romano scavi" (era il 1986), scomparso domenica scorsa, 31 gennaio, all'età di 85 anni: a stroncarlo è stato il Covid-19 che in dieci giorni dal ricovero se l'è portato via, senza dargli scampo. La notizia ha destato profondo cordoglio sia a Casale che a Roncade, territorio in cui era conosciutissimo: cresciuto in campagna, viveva a pochi passi dalla Barchessa di Casale sul Sile, a cui era legatissimo, salvo poi trasferirsi poco distante. Giuseppe lascia la moglie Teresina, i figli Damiano, Bruna, Gianluca, Michela e nipoti tutti. I funerali si terranno domani, mercoledì 3 febbraio, alle ore 15.30 presso la chiesa parrocchiale di Casale sul Sile. Decine i messaggi di vicinanza e cordoglio che in queste ore stanno arrivando alla famiglia.

Giuseppe Romano aveva accusato i primi sintomi del Covid-19 dopo la metà di gennaio: alcuni giorni dopo, a causa di una polmonite, era stato costretto al ricovero presso il Ca' Foncello di Treviso. Le sue condizioni di salute non sembravano essere gravi ma la situazione è poi precipitata. Domenica scorsa, 31 gennaio, è riuscito a dare l'ultimo saluto alla amata moglie Teresina presso il reparto di pneumologia del nosocomio trevigiano, dove era ricoverato: il prossimo 11 febbraio i coniugi Romano avrebbero festeggiato i 60 anni di matrimonio. In serata il cuore di Giuseppe Romano si è fermato, mancando in un giorno in cui ricorreva peraltro l'anniversario di compleanno del defunto padre Ernesto. «Era un uomo di grande spessore -sottolineano i famigliari- sempre umile, amorevole ed esemplare amato e considerato da tutti».



 

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