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Cronaca Casale sul Sile

Badante cerca di sposare anziano incapace, ex sindaco blocca la tentata "truffa"

L'uomo, morto poco dopo i fatti accaduti tra il mese di ottobre e quello di novembre del 2020, si chiamava Mario Franzin ed era affetto da un decadimento cognitivo. La donna, una serba di 60 anni, era la sua badante. E' stato Stefano Giuliato, al tempo primo cittadino di Casale sul Sile e amministratore di sostegno dell'82enne, ad accorgersi dell'imbroglio e a sventare i "fiori d'arancio"

Avrebbe costretto un anziano di 82 anni, affetto da un decadimento cognitivo, con pregressi episodi di allucinazioni e deliri dovuti ai postumi di un ictus ischemico con emiparesi sinistra, a sposarla. Ma la donna, una serba che al tempo dei fatti aveva 60 anni, è stata "scoperta" al momento delle pubblicazioni dei fiori d'arancio dall'amministratore di sostegno dell'anziano, Stefano Giuliato, ex sindaco di Casale sul Sile. L'autrice della tentata "truffa" (difesa dall'avvocato Alessandra Rech) è finita a processo davanti al Tribunale di Treviso ma non si trova: il giudice Gianluigi Zulian ha disposto le ricerche però per effetto della riforma Cartabia il procedimento potrebbe approdare ad un binario morto se non fosse trovata.

La vicenda risale al periodo a cavallo tra il mese di ottobre e quello di novembre del 2020. Lui si chiamava Mario Franzin ed è deceduto nei mesi successivi. L'82enne non aveva avuto una vita facile: si era sposato ormai avanti con gli anni in Germania con una tedesca dalla quale aveva avuto anche un figlio. Ma poco dopo quel matrimonio era naufragato e allora aveva deciso di tornare a Casale sul Sile, dove non aveva parenti stretti se non una nipote impiegata in Comune che da lì a poco sarebbe andata in pensione e si sarebbe trasferita a Vittorio Veneto.

L'uomo, che lavorava come falegname, aveva avuto un ictus e da allora le sue condizioni di salute erano andate via via peggiorando. "Capitava spesso - spiega l'ex Sindaco Stefano Giuliato - che venisse trovato a vagare per le strade comunali, in uno stato di apparente disorientamento. Avevamo anche avvisato il figlio, che è residente in Germania e parla pochissimo l'italiano, ma lui aveva a sua volta un figlio che necessitava di cure e non poteva spostarsi. Così sono diventato il suo amministratore di sostegno".

Per dare una mano a Franzin l'amministrazione comunale aveva cercato una badante, trovandola nella donna serba. "All'inizio sembrava che andasse tutto bene. Ma un giorno mi sono accorto che erano state fatte le pubblicazioni del matrimonio. Era il periodo in cui Mario sembrava irraggiungibile agli operatori del Servizio di assistenza familiare, che erano soliti fargli visita almeno una volta alla settimana".

E' l'attività da "detective" dell'ex sindaco che porta ad alzare il velo su quello che stava succedendo. "Con una casa di proprietà - dice l'ex Sindaco - è una buona pensione evidentemente evidentemente faceva "gola" a persone male intenzionate. Ma noi abbiamo sventato quella che di fatto era una circovenzione bella e buona”. Una volta informata l'autorità giudiziaria su quello che stava accadendo, la donna era stata allontanata dalla casa di Franzin. Di lei si sa che per qualche tempo sarebbe stata residente a Treviso. Poi però se ne sono perse le tracce.

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