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Cronaca Ponte di Piave

Tubercolosi a Ponte di Piave, contagiati madre e tre bambini

Le autorità sanitarie assicurano che il ceppo di infezione, partito dalla donna, è stato isolato. Martedì mattina 40 bambini delle scuole dell'infanzia ed elementari sono stati sottoposti al test tubercolitico

Allarme tra i genitori degli alunni delle scuole di Ponte di Piave. Nelle scorse settimane sono state individuate quattro persone affette da tubercolosi.

La scoperta del primo caso risale al 6 dicembre: si tratta di una giovane madre straniera, che ha poi contagiato i figli di 1 e 3 anni e il bambino di 9 anni al quale fa da baby sitter.

La scorsa settimana è stato poi individuato un altro caso, un ragazzino delle scuole medie che, pur risultato infetto, non ha manifestato la malattia.

Due dei bambini si trovano in ospedale e il terzo è stato sottoposto a cura antibiotica, mentre la donna ha risposto bene alle cure ed è in ripresa.

Sebbene le autorità sanitarie abbiano assicurato che la situazione è sotto controllo e che il ceppo infettivo è stato circoscritto, tra i genitori dei bambini che frequentano gli istituti scolastici di Ponte di Piave è dilagato il panico.

Comune e Asl hanno confermato di aver informato tutte le persone che nei giorni scorsi sono entrati in contatto con i quattro infetti e ieri il dipartimento di prevenzione dell'Ulss 9 ha organizzato un incontro con i genitori per informarli sulle dimensioni del rischio e sulle modalità di prevenzione.

"Va sottolineato che i bambini ammalati di tubercolosi non sono di regola contagiosi, dal momento che tanto più giovane è chi ne risulta colpito, tanto meno è contagioso - precisa l'Ulss 9 - Questo perché fisiologicamente non emettono i microbatteri che sono causa della tubercolosi".

Tuttavia, "sebbene il rischio di diffusione sia molto limitato, è necessario approntare misure di prevenzione anche successivamente al contagio, attraverso l’impiego di un farmaco specifico (isoniazide) che permette il trattamento dell’infezione latente - spiega l'azienda sanitaria trevigiana - Il batterio della tubercolosi genera infatti un’infezione latente che, nei cinque anni successivi, nel 5% dei casi può evolvere verso una forma di malattia conclamata".

Per questo stamattina una quarantina di bambini delle scuole dell'infanzia ed elementari sono stati sottoposti al test tubercolitico, del quale si conoscerà l'esito tra qualche giorno. In caso di riscontro positivo, ai bambini verrà prima effettuata una radiografia al torace e poi, eventualmente, una visita medica e la profilassi antibiotica.

Le misure di prevenzione e controllo previste in questi casi saranno completate con la ripetizione del test nell’arco di otto settimane, periodo nel quale si potrebbe sviluppare la malattia, spiega infine l'Ulss 9, secondo le modalità concordate con i genitori nell'incontro di ieri.

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