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Cronaca Casier

Obbliga una 17enne ad avere rapporti sessuali, alla sbarra un 52enne

L'uomo, residente a Padova, è accusato da una ragazza di Casier di averla costretta con la forza a fare sesso orale a casa del padre di lei

L'amico di famiglia, lo "zio", amico del padre a cui, pensava di poter raccontare tutto. Poi, la sera del 1 maggio 2017, un massaggio che si spinge oltre, fino alla consumazione di rapporti sessuali digitali e orali che però lei dice di non aver voluto.
Sono questi i fatti per cui un padovano di 52 anni è accusato di violenza sessuale nei confronti di una ragazza che, al tempo, era solo 17enne. Il processo è approdato oggi di fronte al collegio con l'imputato difeso dall'avvocato Pierantonio Menapace e la presunta vittima che invece è rappresentata dall'avvocato Massimo Benozzati.

Il caso, avvenuto a Casier, ha come protagonista un amico di famiglia della giovane, che di professione fa l'attore e l'intrattenitore. L'uomo ava instaurato un rapporto di "amicizia" con la giovane sin da quando questa aveva 14 anni ed era solito frequentare la casa del padre della ragazza, separato, e fermarsi anche a dormire. Nei mesi successivi alla presunta violenza la 17enne, quasi improvvisamente, non vuole più fare visita al papà, cui spettano due week end al mese, e lamenta un generico malessere. La verità emerge nel corso delle visite dallo psicologo: la sera del Primo Maggio del 2017 avrebbe chiesto al 52enne di farle un massaggio, che presto si sarebbe trasformato però in ben altro. L'amico del padre, mentre questi era in camera che dormiva, avrebbe cominciato ad accarezzarle i glutei, poi l'avrebbe toccato nelle parti intime. La ragazza cerca di spostarsi ma lui la blocca, tenendola per le braccia, e l'avrebbe obbligata ad un rapporto orale.

Il procedimento passa al vaglio di ben tre giudici dell'udienza preliminare. Il primo, Gianluigi Zulian, dispone, su opposizione della parte civile, l'imputazione coatta dal momento che il pubblico ministero Mara De Donà aveva chiesto l'archiviazione (ipotizzando il reato di atti sessuali però con persona consenziente, data l'età) perché vi sarebbero una serie di messaggi da cui apparirebbe chiaro che tra i due era in corso una relazione. La palla passa quindi al giudice Bruno Casciarri, che in sede di preliminare chiede alla Procura di riformulare l'imputazione seguendo quanto prescritto dal primo gup. Infine sarà il giudice Piera De Stefani a rinviare a giudizio il 52enne.
 

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