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Cronaca Casier

Incidente alla Zanutta, parti civili chiedono oltre un milione

Questa la richiesta dei parenti di Daniele Zamuner, rimasto ucciso il 24 gennaio del 2018 mentre stava lavorando alla trafilatrice. Imputati sono i due titolari dell'azienda, Lucio e Gianluca Zanutta, di 81 e 48 anni, residenti nella provincia di Udine

E' di oltre un milione di euro il risarcimento chiesto dalle parti civili nel processo a Lucio e Gianluca Zanutta, 81 e 48 anni residenti rispettivamente a San Giorgio di Nogare e Carlino, in provincia di udine, i due imprenditori finiti a processo per la morte di Daniele Zamuner, l’operaio 54enne di Portegrandi (Venezia) che, il 24 gennaio del 2018 era rimasto vittima di un infortunio sul lavoro alla Zanutta di Casier.

L’incidente era avvenuto mentre Zamuner stava lavorando alla trafilatrice. Il reparto è quello della “lavorazione travetti”, un grande capannone in cui le travi in legno grezze vengono tagliate, profilate e preparate per il successivo utilizzo nell’edilizia. Nel capannone, assieme a Zamuner, c'erano quattro altri operai che stanno lavorando su altrettante macchine. È uno di loro ad accorgersi, quasi in tempo reale, dell'infortunio. Zamuner viene visto esanime, a terra. «Stava lavorando sulla trafilatrice, quando una trave in legno si è incastrata» ha spiegato un testimone alle forze dell’ordine, «si è sporto per liberarla, ma mentre stava armeggiando con il legno la macchina è ripartita e lo ha centrato al volto».

Le parti civili, ovvero la moglie di Zamuner, due figli, il papà e tre fratelli, sono difesi a giudizio dall'avvocato Boris Cagnin.

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