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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Casier

Accordo raggiunto alla "Sile Caldaie": via al concordato di continuità

Manuel Moretto (Cgil): "Il grande impegno del Sindacato ha reso possibile la condivisione di un piano che salva posti di lavoro e offre garanzie alle inevitabili fuoriuscite"

CASIER Il grande impegno nel salvataggio della storica ditta trevigiana e del maggior numero possibile di posti di lavoro si è tradotto, nel tardo pomeriggio di ieri, nella firma all’accordo tra la FIOM CGIL di Treviso e i vertici della Sile Caldaie di Casier, alla presenza delle rappresentanze degli industriali. L’accordo è stato così raggiunto entro i termini previsti dal Tribunale di Treviso, che ora dovrà pronunciarsi in merito al concordato in continuità. “Anziché 25 i posti di lavoro salvati sono 30 - spiega Manuel Moretto della FIOM CGIL di Treviso -; sul piano salariale a questi dipendenti, inoltre, è stato garantito un  limite sotto il quale il superminimo non potrà scendere”.

“Inevitabili le fuoriuscite - sottolinea con rammarico l’esponente della FIOM CGIL di Treviso -, 17 lavoratori in totale per i quali già oggi è stata attivata la procedura di licenziamento collettivo su base volontaria e con il supporto del Patronato INCA le relative domande di Naspi. Lavoratori che grazie all’accordo godranno di un incentivo all’esodo, erogato secondo un piano di rateizzazione di breve periodo, e che saranno i primi a essere chiamati dall’Azienda qualora, nell’arco dei prossimi 12 mesi, ci fosse necessità di implementare la forza lavoro. Inoltre, come ribadito anche nella giornata di ieri, vedranno l’impegno di tutte le parti firmatarie nel tentativo di ricollocarli nel tessuto produttivo del territorio”.

“Abbiamo fatto tutto il possibile per dare continuità produttiva e creare i presupposti per una fase di rilancio dello storico marchio - aggiunge Manuel Moretto - L’accordo prende in considerazione diversi aspetti: dalla salvaguardia del maggior numero possibile di posti di lavoro, alle garanzie salariali, dagli incentivi all’esodo alla loro erogazione in tempi contenuti, dagli ammortizzatori sociali da attivare al diritto di precedenza in un’eventuale situazione di necessità di forza lavoro, alla possibilità di ricollocamento. Un piano, frutto di una trattativa non indolore ma che ha visto l’impegno di tutte le parti - conclude Moretto -, necessario dunque per salvare l’azienda e con essa i posti di lavoro”.

LA NOTA DELL'AZIENDA Sile, storico marchio posseduto dalla Basitaly di Casier, attiva dal 1945 nella produzione di apparecchiature termoidrauliche, è riuscita a creare le condizioni per superare la fase di crisi che aveva gestito con la richiesta di un concordato in continuità. In questi giorni, infatti, ha raggiunto un accordo con le Organizzazioni sindacali, le Rsu e i propri collaboratori, dai quali ha raccolto attenzione e disponibilità per riorganizzare l’attività, con una riduzione dell’organico e dei costi, e poter dare una  soluzione al momento di difficoltà aziendale. Questa intesa consente  di superare le voci di allarme diffuse nei giorni scorsi. L’azienda, in realtà, non ha mai fermato la propria attività, continuando a ricevere il sostegno dei propri fornitori e clienti, oltre che quello, essenziale, dei propri collaboratori. Questo ha consentito di confermare un organico di 30 persone interne  (alle quali si aggiungono quelle dell’indotto). L’azienda ha mantenuto al proprio interno tutte le funzioni, a partire da un qualificato ufficio tecnico, e questo consente di mantenere l’importante patrimonio di competenze tecnologiche (alla Sile è stato prodotto, nel 1962, il primo pannello solare termico in Italia), di esperienze e di relazioni, continuando ad operare in nicchie di mercato di alto valore e specializzazione. Con l’accordo Sile conferma anche il  radicamento nella comunità trevigiana e nella sua imprenditoria, e l’impegno a continuare ad offrire al mercato prodotti avanzati e dall’impatto ambientale sempre più sostenibile, com’è da sempre nella cultura industriale dell’azienda.

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