Una mimosa per Franca e Fiorella: «Arse vive per soldi»
L'omaggio alle vittime del duplice omicidio di Castagnole di Silvia Rizzotto, consigliere regionale, Katia Uberti, sindaco di Paese, e Stefania Sartori, sindaco di Quinto di Treviso
«Nel giorno in cui il mondo festeggia le donne, noi abbiamo deciso di portare una mimosa qui di fronte alla casa di Paese dove nei mesi scorsi sono morte due innocenti, Franca e Fiorella. Due donne vittime dell’odio, arse vive per soldi». Silvia Rizzotto, consigliere regionale, Katia Uberti, sindaco di Paese, e Stefania Sartori, sindaco di Quinto di Treviso e rappresentante della Provincia, commentano così la loro visita di preghiera e riflessione a Castagnole di Paese, teatro gli scorsi mesi di un incendio in una casa e che è costato la vita a due donne.
«L’epilogo di questa vicenda è agghiacciante. Aver premeditato questo omicidio ci lascia tutti senza parole. Paese al tempo aveva dichiarato anche il lutto cittadino. Uccidere due donne chiudendole in casa e facendole bruciare vive in questo modo: mai avremmo pensato si potesse arrivare a tanto»: commenta Katia Uberti, Sindaco di Paese.
«Dobbiamo sensibilizzare ogni giorno di più sulla lotta agli abusi e alle violenze sulle donne: esiste un numero verde, il 1522, dove solo nello scorso anno sono state circa 11.000 le chiamate raccolte nella provincia di Treviso»: sottolinea la Sindaco di Quinto di Treviso, Stefania Sartori, in rappresentanza della Provincia di Treviso come consigliere alle pari opportunità.
«Non ci può essere una festa come l’8 Marzo per Franca e Fiorella, che sono state uccise dall’odio e dalla avidità. Due donne che non avevano nessuna colpa ma che hanno pagato con la vita. Per questo oggi, giorno della festa di tutte le donne, siamo qui: lasciamo una preghiera e un ramo di mimosa anche a loro, qui, dove hanno perduto il bene più prezioso, la vita, nella speranza che chi le ha barbaramente uccise paghi la sua pena fino all’ultimo»: chiude Silvia Rizzotto.