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Cronaca Castelfranco Veneto

Maxi frode Iva sulle auto dall'estero: arrestato anche il padre della capobanda

Ernest Kocz, camionista romeno di 57 anni, è stato fermato dai militari della Guardia di Finanza a Castelfranco, di ritorno da un viaggio di lavoro in Toscan

E' stato fermato dai militari della Guardia di Finanza di Treviso, a Castelfranco Veneto, presso l'azienda di trasporti per cui lavora, poco dopo essere tornato da un viaggio di lavoro in Toscana. Eseguita nelle scorse ore la settima ordinanza di custodia cautelare (delle otto emesse dal Gip) nei confronti di Ernest Kocz, camionista di 57 anni, residente a Paese e padre di Erika Kocz, la 33enne considerata la capobanda dell'organizzazione, sgominata nella giornata di ieri, martedì 24 novembre, dalle fiamme gialle della Marca. L'uomo si trova ai domiciliari con la figlia e il compagno di quest'ultima. Il gruppo (composto da cinque cittadini romeni, due albanesi e un padovano) importava, immatricolava con fatture e autocertificazioni false e rivendeva auto provenienti Germania, Francia, Belgio e Spagna, senza versare l'Iva. L'evasione Iva accertata è di 524mila euro ma si stima che in cinque anni di attività, dal 2015 al 2020, la banda avrebbe omesso di versare 1,5 milioni di euro. I componenti dell'organizzazioni, tutti ai domiciliari per ordine del gip del tribunale di Treviso, Marco Biagetti, su richiesta del Procuratore reggente Massimo De Bortoli, devono rispondere di associazione per delinquere, truffa aggravata ai danni dello Stato, falsità ideologica in atto pubblico e induzione in errore di pubblico ufficiale.

Come funzionava la truffa

Attraverso delle concessionarie specializzate nella compravendita dall'estero, prima con sede a Vedelago e poi a Nervesa, rivendevano auto (principalmente Mercedes, Bmw, Volkswagen e Audi) acquistate dalla Germania e immatricolate in Italia, senza versare però un euro di Iva e attraverso documenti falsi. Gli altri cinque arrestati (resta solamente un latitante) sono: F.P., connazionale di 41 anni, D.D.D., 31enne di Riese Pio X, E.L., 36enne di Spresiano, D.C., 42enne di Vedelago, e infine S.M., 45enne di Padova. Gli investigatori hanno finora ricostruito ben 161 casi di compravendite di auto irregolari con un'evasione dell'Iva che ammonta ad oltre 524mila euro. A scopo preventivo il tribunale di Treviso ha ordinato in sequestro di due appartamenti, a Paese e Spresiano, per un valore di circa 250mila euro oltre a 53mila euro nei conti correnti e ben 25 auto, buona parte delle quali recuperate in un capannone di Paese.

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