Bacia sulla bocca una collega, 55enne alla sbarra per violenza sessuale
Secondo la donna, una 51enne, non sarebbe stata la prima volta che ci provava. Per la Procura ha afferrato la vittima alle spalle costringendola a subire gli atti di libidine
«Mi ha afferrata da dietro, poi sono stata girata con violenza e a quel punto mi ha baciato sulla bocca». E' il racconto che una donna di 51anni, che la tempo dei fatti lavorava come operatrice socio sanitaria presso l'obitorio dell'ospedale di Castelfranco, fa di quegli istanti in cui, era il 2 marzo del 2018, ha subito violenza. L'autore di quel gesto è un 55enne (difeso dall'avvocato Giuseppe Lamedica), che era un collega della vittima.
La donna oggi, lunedì 25 maggio, ha testimoniato in aula nel corso della prima udienza dibattimentale del processo che vede lui a processo con l'accusa di violenza sessuale. «L'aveva già fatto - ha ricordato - circa un anno prima, nel maggio del 2018, approfittando del fatto che eravamo soli. In quell'occasione l'ho respinto ma non avevo sporto denuncia, limitandomi a fare rapporto ad alcuni medici, che avevano detto che avrebbero preso dei provvedimenti. Da quel momento i nostri rapporti erano stati gelidi e lui anzi si comportava in maniera molto sgarbata con me, insultandomi e facendomi varie cattiverie».
«La seconda volta - ha continuato - la ricordo fin troppo bene. Era dietro di me e mi ha preso per un braccio, uno stretta molto forte. Poi mi ha girato di scatto e mi ha baciato sulla bocca. Mi sono liberata dalla presa, ero sconvolta tanto da aver trovato rifugio nella sala dove stavano gli impresari funebri. Ho anche chiamato un amico, che si è precipitato all'ospedale. Non l'ho visto, solo che, passato qualche minuto, ho sentito dall'altra stanza dei rumori, urla e poi un tonfo. Sono andata a vedere e ho trovato il mio conoscente a terra, con gli occhiali rotti, di fronte all'uomo che mi aveva baciata. E questa volta sono corsa dai carabinieri a fare la denuncia».