Celebrati i funerali di Serena Fasan. Il sacerdote: «Pensava al matrimonio con il suo Matteo»
Tanta la gente al Duomo di Castelfranco Veneto per l'estremo saluto alla farmacista 37enne trovata morta mercoledì 25 agosto all'interno della sua casa di via Ponchini
C'era tanta la gente al Duomo di Castelfranco Veneto oggi, 3 settembre, per l'estremo saluto a Serena Fasan, la farmacista 37enne di Castelfranco trovata morta mercoledì 25 agosto all'interno della sua casa di via Ponchini. La celebrazione, molto commossa, è stata tenuta da don Dionisio, il sacerdote cui Serena aveva confidato il desiderio di volersi sposare con Matteo, il compagno della sua vita e padre del figlio piccolo Ettore.
«Matteo - ha detto nel corso dell'omelia don Dionisio - Serena ti amava molto. E viveva per Ettore, per farlo crescere sano e contento». «Sono bastate tre parole del magistrato - ha proseguito - ovvero deceduta per cause naturali per dissipare la nube cupa e oscura che minacciava e che incombeva sulla sua famiglia e su tutta la nostra comunità cittadina. In questo momento così triste ci illuminano le parole che direbbe Ettore e quelle che ci dice Gesù. Il primo, anche senza parlare, ci spiega che sa che la mamma vuole che lui viva, non ha nessun dubbio al riguardo. E Gesù ci conforta come fece con Maria di Magdala davanti al sepolcro vuoto: non mi trattenere, salgo al dio mio e vostro. Serena era una donna che non amava apparire, non parlava tanto di sé, non parlava mai male del prossimo. Nel suo cuore era retta e lungimirante, forte della consapevolezza che la vita umana è fragile e precaria».
Serena Fasan, secondo l'autopsia, è morta per cause naturali. I segni presenti sul collo, che all'inizio avevano destato più di un sospetto, si sono confermati essere quello che già era stata più di una ipotesi al termine dell'esame cadaverico estero, ovvero le probabili tracce di una manovra resuscitativa effettuata quasi certamente da una persona poco avvezza. Dopo la cerimonia religiosa la salma è stata cremata.