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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Chiese di nuovo nel mirino, arrestati dai carabinieri due "ladri di offerte"

In manette per furto aggravato in concorso un italiano 44enne con obbligo di dimora nel monzese e un 28enne rumeno. Sono stati sorpresi sul fatto dai militari dell’Arma di Castelfranco Veneto. Avevano colpito nella chiesa di Santa Maria della Pieve e il Duomo

Individuati nelle ore scorse, in due distinte operazioni dei Carabinieri del Comando Provinciale di Treviso i responsabili di reati in danno di chiese della “Marca” trevigiana. I militari dell’Arma di Castelfranco Veneto, in particolare, hanno arrestato in flagranza per furto aggravato in concorso un italiano 44enne con obbligo di dimora nel monzese e un 28enne rumeno. I due sono stati bloccati a Castelfranco Veneto con l’intera refurtiva, per un valore in corso di quantificazione, successivamente restituita agli aventi diritto, oltre a un metro pieghevole e due rotoli di nastro biadesivo, i classici “attrezzi del mestiere”.

Colpite la Chiesa di "Santa Maria della Pieve" di via Borgo Pieve di Castelfranco Veneto, da cui venivano asportati due portacandele in vetro e ottone, vari libretti liturgici e lumini votivi, mentre venivano parzialmente danneggiate, nel tentativo di sottrarle, una copertura in rame e un'acquasantiera e il Duomo di "Santa Maria Assunta e San Liberale" in vicolo del Cristo di Castelfranco, dove, utilizzando un metro flessibile con applicato all’estremità un nastro biadesivo, i due cercavano invano di asportare il denaro contenuto nelle cassette delle offerte, prima di darsi alla fuga una volta scoperti dal sacrestano. Al termine delle formalità di rito i due, non sussistendo ulteriori esigenze cautelari sono stati rimessi in libertà in attesa di giudizio.

Il sopralluogo

I carabinieri della stazione di Zero Branco hanno deferito in stato di libertà un 58enne trevigiano: le prime risultanze delle indagini dei militari dell’Arma hanno consentito di appurare che l’indagato, in più circostanze nei mesi di ottobre e novembre, mediante l’uso di una barra flessibile avente all'apice sostanza adesiva, si era impossessato di complessivi 300 euro, prelevandoli dalle cassette per le offerte presenti all’interno della Chiesa di "San Giorgio" di Quinto di Treviso.

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