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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Castelfranco Veneto

A processo per violenza su minore, scagionato dalla moglie

«Quella notte era a casa che dormiva»: è la testimonianza della moglie del 57enne di Castelfranco accusato di aver molestato una ragazzina di 13 anni nel cuore della notte mentre questa era a letto. «Non può essere stato lui, me ne sarei accorta se non si fosse alzato»

«Quella notte mio marito era a casa che dormiva, non è stato lui». E' una testimonianza pesante quella resa dalla moglie del 57enne di Castelfranco accusato di aver molestato una ragazzina di 13 anni mentre questa dormiva. La donna è stata sentita nel corso dell'udienza del processo in cui l'uomo è accusato di violenza sessuale su minore.

La storia è quella relativa ad una "intrusione" avvenuta il 27 luglio del 2016  nell'appartamento della giovane in piena notte, realizzata senza infrazione e quindi utilizzando le chiavi dell'abitazione. La ragazzina avrebbe percepito una persona che si sarebbe messa accanto a lei mentre era sul letto e che le avrebbe accarezzato ripetutamente il sedere. In preda al panico la 13enne si sarebbe messa ad urlare e nell'ombra avrebbe riconosciuto il vicino di casa, che però si sarebbe allontano prontamente repentinamente.

«Quella sera - ha detto la moglie dell'imputato, che lavora in un scuola della Castellana - me la ricordo bene. Io e mio marito eravamo in casa e stavamo guardando una serie alla tv quando lui si è addormentato. Io ho spento tutto e l'ho svegliato e siamo andati a letto. Ad un certo punto, nel cuore della notte, ho sentito un urlo. Mi sono alzata a sono andata a controllare mio figlio, convinta che il rumore venisse dalla sua stanza e che fosse successo qualche cosa in quanto il ragazzo è sonnambulo. E invece dormiva. Ho acceso la televisione per vedere che ora era e poi sono tornata a letto. E lui era lì, vicino a me, che dormiva, anzi stava russando. Non può essere stato lui, me ne sarei accorta se non ci fosse stato».

E' un punto a favore della difesa, rappresentata dall'avvocato Fabio Pavone, che punta tutto sullo scambio di persone fra il vero responsabile e il 56enne, che peraltro si è sempre professato del tutto estraneo ai fatti.

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