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Cronaca Castelfranco Veneto / Via Roma

Fanno saltare in aria il Postamat, ladri in fuga a mani vuote

L'esplosione alle 5 del mattino presso l'ufficio di via Roma a Castelfranco Veneto. Utilizzata probabilmente della polvere pirica, danni molto ingenti. Indagano i carabinieri

E' fortunatamente fallito un colpo tentato nella notte da una banda di ladri presso l'ufficio postale di Castelfranco Veneto, in via Roma. I malviventi, utilizzando probabilmente della polvere pirica, hanno fatto saltare in aria lo sportello postamat. Erano da poco trascorse le 5 del mattino. Dopo la deflagrazione (distintamente udita da alcuni residenti della zona) i ladri sono stati costretti a fuggire a mani vuote; in precedenza avevano sfondato una vetrata esterna all'ufficio con una Bmw rubata, con cui sono poi fuggiti. I danni causati all'ufficio sono stati molto ingenti. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Castelfranco Veneto che ora indagano sull'episodio.

PostamatCastelfranco

«Il furto è fallito poiché la cassaforte ha retto al colpo -spiega il comandante Enrico Zampolli- quindi i malviventi si sono allontanati, senza asportare nulla. Danneggiata la struttura del postamat, mentre l'immobile non ha riportato conseguenze».

Da domani saranno aperti dalle 8.20 alle 19.05 i due uffici postali Castelfranco 3 (via Sile) e Castelfranco 1 (a Salvatronda).

Poste: nella Marca tutti i 98 Atm sono dotati di macchiatori di banconote

«Poste Italiane è da sempre attenta alla sicurezza di clienti e dipendenti che quotidianamente frequentano gli Uffici Postali -si legge in un comunicato dell'azienda- Anche grazie allo sforzo costante e all’impegno quotidiano dell’Azienda in questo campo, negli ultimi anni in Italia si è registrata una considerevole diminuzione del numero di rapine all’interno degli Uffici Postali. Secondo il recente Rapporto dell’Osservatorio Intersettoriale di Ossif, infatti, dal 2014 al 2018 questo tipo di evento criminoso si è ridotto di oltre il 33%. La maggior parte dei 186 Uffici Postali di Treviso e provincia sono dotati di caveau o di struttura blindata con speciali casseforti con apertura temporizzata e sono attivi 232 sportelli dotati di RollerCash, particolari mezzi forti da sportello collegati alle postazioni operative i cui cassetti possono essere aperti esclusivamente alla conclusione di un’operazione. L’effetto deterrente, generato da tali accorgimenti, ha contribuito notevolmente alla riduzione del numero di eventi criminosi degli ultimi anni. L’Azienda pone grande attenzione anche alla sicurezza dei 98 ATM Postamat di Treviso e provincia. Tutti i dispenser sono infatti dotati di macchiatore di banconote, che rende inutilizzabile il denaro sottratto, in caso di atto vandalico. Inoltre, il numero crescente  di atm di ultima generazione è dotato di ulteriori sistemi di sicurezza  quali il sistema elettronico “antiskimming”, per impedire la clonazione delle carte di credito. Inoltre, in tutta la provincia, sono presenti 117 impianti a circuito chiuso (TVCC) composto da 435 telecamere di videosorveglianza che, oltre a monitorare possibili intrusioni notturne nei locali di Poste Italiane e contribuire al riconoscimento di eventuali rapinatori, consentono attraverso un sofisticato software di videosorveglianza intelligente, di riconoscere automaticamente comportamenti sospetti e potenziali attacchi agli ATM Postamat, facendo partire in tempo reale la richiesta di intervento alle Forze dell’Ordine. Questa infrastruttura di sicurezza ha consentito, nel corso del 2019 e nei primi giorni del 2020, di sventare oltre il 43% dei tentativi di furto negli Uffici Postali e ATM Postamat nella provincia di Treviso, grazie al pronto intervento delle Forze dell’Ordine, attivate dal Centro di Telesorveglianza di Poste Italiane, come  nel recentissimo  caso  di Mareno di Piave. Risulta quindi fondamentale, per ogni politica di contrasto alla criminalità, una continua innovazione tecnologica e la stretta collaborazione con le Forze dell’Ordine al fine di prevenire gli eventi e, nel caso, di contribuire all’individuazione dei responsabili».

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