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Cronaca Castello di Godego

Perseguitano inquilina dopo la sfratto, a giudizio padre e figlio

La vicenda si è svolta nel 2019 a Castello di Godego. La vittima è una 30enne di origine romena, che doveva alla coppia 5 mila euro di canone d'affitto arretrati

Sono stati rinviati a giudizio  padre e figlio che nel giugno del 2019 si sono resi protagonisti di una vera e propria campagna persecutoria nei confronti di una donna di 30 anni, di origine romena che, sfrattata per morosità, non aveva però pagato alcuni mesi di affitto. G.G, un 79enne di castello di Godego e il figlio 51enne, G.G., compariranno  davanti al Tribunale in composizione monocratica per rispondere dei reati di stalking ed esercizio arbitrario delle prorie ragioni.

Cinquemila euro il debito accumulato dalla donna, che nel corso del 2019, esasperata dagli atteggiamenti che doveva subire, aveva sporto ben quattro denunce. Ma i due hanno però hanno continuato a pedinarla, a cercarla sul posto di lavoro e soprattutto minacciarla di morte.  «Romena di m..., ti ammazzo»: le avrebbe detto il più giovane dei due presunti persecutori, che diverse volte si sarebbe anche presentato al bar dove la giovane lavora insultandola e rovesciando sacchi di spazzatura sul bancone.

La 30enne, che è assistita dall'avvocato Pierantonio Menapace (padre e figlio sono invece difesi dall'avvocato Luca Dorella), si sarebbe ritrovata in difficoltà economiche dopo la separazione e avrebbe quindi smesso di pagare l'affitto. Dopo averla sfrattata per morosità il proprietario dell'appartamento e il figlio non hanno però percorso le vie legali, decidendo piuttosto di farsi giustizia da soli.

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