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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Castello di Godego

Cavi penzolanti e rifiuti ovunque, sequestrato laboratorio tessile

Operazione della Guardia di Finanza di Castelfranco Veneto in una ditta di Castello di Godego. Sorpresi al lavoro quattro dipendenti, tutti cinesi come la titolare, una 50enne, che è stata sanzionata. Capannone sotto sequestro

Blitz nei giorni scorsi dei finanzieri della Tenenza di Castelfranco Veneto in un’azienda tessile di Castello di Godego, gestita da una cittadina cinese di circa 50 anni. Le fiamme gialle hanno trovato al lavoro quattro dipendenti, a loro volta cinesi, la cui posizione lavorativa è risultata irregolare, in quanto il pagamento degli stipendi da parte del datore di lavoro avveniva esclusivamente in contanti, in violazione delle disposizioni normative vigenti in materia lavoristica. L’ispezione dei locali ha inoltre fatto emergere gravi violazioni agli obblighi dettati dal Testo Unico in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e dalla normativa antincendio: numerosi cavi elettrici scoperti pendevano infatti sopra le postazioni dei lavoratori e le uscite di emergenza erano sbarrate o ostruite da scarti di produzione e materiali vari, con grave pericolo per l’incolumità dei dipendenti e dello stesso datore di lavoro. Il laboratorio era attivo dal 2018.

Nel corso degli accertamenti, poi, le Fiamme Gialle hanno scoperto oltre mezza tonnellata di scarti della lavorazione tessile, per i quali il titolare della ditta non è stato in grado di esibire alcuna documentazione relativa alla conservazione e al corretto smaltimento. Tali scarti, va ricordato, costituiscono rifiuti speciali e, come tali, devono essere trattati e smaltiti con particolarimodalità previste dal Testo Unico Ambientale. È infatti possibile, per le aziende, detenere quantità di rifiuti presso i propri locali entro limiti tassativamente previsti dalla legge, per un periodo massimo di tre mesi, suddividendoli per classi omogenee, solo previa presentazione di una “segnalazione certificata di inizio attività” (S.C.I.A.) e dei registri di carico escarico.

Al termine dell’intervento, alla luce delle numerose violazioni riscontrate, i finanzieri hanno quindi sequestrato il locale di circa 150 mq, i rifiuti e tutto il materiale rinvenuto (47 macchinari industriali, capi semilavorati e materiali vari per la lavorazione tessile), denunciando il titolare della ditta alla Procura della Repubblica di Treviso per il reato di illecita gestione di rifiuti e per le violazioni al Testo Unico per la sicurezza sul lavoro. L’intervento della Guardia di Finanza di Treviso testimonia ancora una volta l’impegno profuso in questo delicato settore, a tutela dell’ambiente edella salute dei cittadini, dell’economia legale e della libera concorrenza, a beneficio degli operatori economici onestie rispettosi delle regole.

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