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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca Cavaso del Tomba

Minaccia il "pirata" che lo aveva investito, 42enne condannato per estorsione

L'uomo, che è residente a Pederobba, aveva svolto le proprie indagini identificando il guidatore di una furgoncino che lo aveva centrato nel 2015 a Cavaso del Tomba. Ma le frasi con cui aveva preteso il risarcimento dei danni gli sono costate il processo

Aveva tentato di fare denuncia, raccontando di essere stato centrato da un furgone il cui guidatore, per quanto l'incidente fosse stato piuttosto violento, non si era fermato. Ma i carabinieri a cui si rivolse gli spiegarono che era praticamente impossibile risalire al presunto "pirata" e che, in ogni caso, fortunatamente il sinistro non aveva avuto gravi conseguenze. L'uomo, un 42enne di Pederobba, voleva però giustizia e non si è dato per vinto. Così aveva svolto per conto proprio delle "indagini" sull'investitore e, una volta riuscito a identificarlo, lo avrebbe incontrato e minacciato: «Sarò cattivo anche con la tua famiglia, paga oppure ti faccio denuncia e ti tolgono la patente». Quella frase intimidatoria gli è costata un processo per estorsione. Difeso dall'avvocato Luisa Osellame è stato condannato a 1 anno, 1 mese e 10 giorni di reclusione, pena sospesa e non menzione, oltre a 3 mila euro di risarcimento dei danni. Le spese processuali sono invece state divise con l'altro, che si era costituito come parte civile.

Il sinistro era accaduto all'inizio del mese di ottobre del 2015. Il 42enne era in sella alla propria bicicletta a Cavaso del Tomba quando un furgoncino lo aveva preso in pieno, facendolo sbalzare dalla sella. L'uomo al volante si sarebbe inizialmente fermato per poi proseguire senza prestare soccorso. Perseguita senza successo la strada della denuncia, l'investito non si era arreso e si era fatto  dare le riprese fatte da un videocamera di sicurezza installata all'entrata di un pizzeria, che aveva ripreso gli istanti in cui era avvenuto lo scontro. Così era riuscito a leggere la scritta presente sul mezzo e a risalire al guidatore. «Mi devi dare 30 mila euro o ti faccio la denuncia» disse nel corso di un incontro con il presunto "pirata" della strada. Ma all'appuntamento in cui la somma doveva essere consegnata si presentarono anche i carabinieri, che fecero scattare le manette con l'accusa di estorsione.

In seguito effettivamente l'uomo alla guida del furgone venne indagato per lesioni e omissioni di soccorso. Il procedimento, che si era tenuto di fronte al giudice di pace, vide il 42enne ritirare la denuncia per il primo capo di imputazione solo ad avvenuto risarcimento, mentre per la seconda accusa arrivò una condanna a 9 mesi di reclusione, con la sospensione della pena.

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