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Cronaca Vittorio Veneto

Vittorio Veneto: le Città del vino italiane commemorano le vittime della Grande Guerra

Sabato pomeriggio gli Alpini hanno celebrato una toccante commemorazione. Domenica mattina a Valdobbiadene l'inizio dell'Assemblea nazionale delle città del vino

VITTORIO VENETO Le quattro sezioni degli Alpini trevigiani, i quindici rappresentanti delle amministrazioni dei comuni del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, le Associazioni combattentistiche e d’arma, i sindaci delle Città del Vino d'Italia insieme ai primi cittadini della Marca, e le Forze dell’Ordine, tutti insieme si sono dati appuntamento sabato mattina per la deposizione della corona in onore dei Caduti in Piazza del Popolo a Vittorio Veneto. 

Una mattinata all’insegna delle ricorrenze e della tradizione del nostro territorio, per celebrare il centenario della Grande Guerra e i 150 anni della città di Vittorio: non poteva mancare quindi la partecipazione dell’Associazione Nazionale delle Città del Vino, che il prossimo anno festeggerà il trentesimo anno dalla sua fondazione. Un doveroso ricordo è andato a quanti in divisa si sono immolati per la patria: è stato il presidente dell'Associazione nazionale città del vino, Floriano Zambon, intervenuto insieme al primo cittadino vittoriese Roberto Tonon, a ricordare come l’Italia sia stata il paese a pagare il più grande tributo di sangue, gran parte del quale proveniente proprio da questo territorio.

La cerimonia ha visto l'intervento delle sezioni Alpini di Treviso - Conegliano - Valdobbiadene e Vittorio Veneto. Con il coordinamento della sezione Alpini e della Consulta delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma di Vittorio Veneto. Un momento che ha anticipato l’attesissimo evento del prossimo anno, ovvero l’adunata degli Alpini 2017 che si terrà sul Piave: il grande tricolore ha sventolato questa mattina sulla piazza, riempiendo il cielo dei colori della storia d’Italia. Domenica mattina a Valdobbiadene, l'Assemblea nazionale delle città del vino sarà aperta dall'intervento dell'Assessore regionale al turismo Federico Caner.

Qualità, identità, storia, sviluppo, democrazia, solidarietà. Oggi i valori intrinsechi ai cosiddetti territori "minori" sono minacciati da progetti di riorganizzazione amministrativa molto attenti ai costi finanziari ma poco lungimiranti, come le fusioni e gli accorpamenti per gli enti sotto i 5mila abitanti, che rischiano di creare confusione nel sistema delle denominazioni di origine con effetti collaterali anche sul turismo del vino. Tanti i temi in discussione alla convention in programma a Villa dei Cedri: il nuovo Piano Regolatore delle Città del Vino, i progetti di marketing territoriale, associazionismo, ricerca e formazione. Un'iniziativa che ha confermato ancora una volta il nostro territorio come realtà leader del settore a livello nazionale.

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