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Cronaca Miane

Saluto romano a Miane: quattro denunciati dalla Digos

Le indagini, in collaborazione con la polizia scientifica, hanno incastrato quattro militanti di estrema destra, accusati di aver violato la Legge Mancino

Venerdì 19 febbraio, al termine delle indagini condotte dalla Digos della Questura di Treviso in collaborazione con la polizia scientifica, quattro persone sono state denunciate per aver violato l'articolo due della Legge Mancino che punisce chi, in occasioni pubbliche, compie gesti o manifestazioni legate al partito fascista.

Si tratta di militanti già noti alle forze dell'ordine per la loro appartenenza a movimenti dell'estrema destra trevigiana. I quattro sono accusati di aver fatto in pubblico il "saluto romano" durante la cerimonia di domenica 14 febbraio, presso il cimitero di Miane. L'evento aveva richiamato la partecipazione di oltre un centinaio di persone, vicine alle federazioni del “Raggruppamento Nazionale Combattenti e Reduci - R.S.I. Continuità Ideale" di Treviso, Vicenza, Padova e Belluno, oltre a membri dell'associazione nazionale "Famiglie dei Caduti e dispersi della Repubblica sociale", Casapound e Veneto Fronte Skinheads. Gli agenti della Digos, informati della cerimonia, avevano svolto controlli mirati durante l'intitolazione della lapide alle vittime infoibate nel Bus della Spinocia. Prima della celebrazione, molti dei partecipanti si erano radunati all'esterno del cimitero e, disponendosi in formazione “militare” con stemmi e bandiere riconducibili alla Repubblica Sociale Italiana, avevano raggiunto la lapide da inaugurare. Al termine della commemorazione, uno degli organizzatori si è rivolto ai partecipanti con la formula della "Chiamata al presente" alla quale molti manifestanti hanno risposto per tre volte consecutive "Presente", seguito dal saluto romano, sanzionato dalla Digos.

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