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Cronaca

Chirurgia plastica e ricostruttiva: Treviso capitale per due giorni

Nell'ultimo anno sono 596 i traumi facciali accolti a Treviso. 400 nuovi casi di tumori e 80 di paralisi. Una duo giorni dedicata al tema in città

TREVISO Cinquecentonovantasei traumi facciali, 400 nuovi casi di tumori che aggrediscono il volto, 80 paralisi del nervo facciale, 30 ustioni alla faccia.  In un anno, l’attività mirata al volto dell’Unità di Chirurgia Plastica del Ca’ Foncello di Treviso, diretta dal dr. Giorgio Berna, si riassume in questi dati principali. Dati di un’attività clinica ricostruttiva, ai quali si aggiungono gli interventi su affezioni congenite, morsi di animali e, con una certa frequenza, quelli su esiti deturpanti in seguito a interventi estetici. Il 12 e 13 giugno prossimi, Treviso sarà capitale di questa specialità chirurgica ospitando il congresso annuale del Gruppo Triveneto Emiliano Romagnolo di Chirurgia Plastica, presieduto dallo stesso Berna, quest’anno dedicato proprio al volto con tema: “La Chirurgia che ridona il sorriso”. Congresso patrocinato dall’Azienda Ulss 9 che si terrà al Museo di Santa Caterina.

“Al nostro ospedale, la Chirurgia plastica viene praticata per motivazioni cliniche ricostruttive – spiega il dr. Giorgio Berna – e buona parte dell’attività è dedicata al volto. Sono 596 solo nell'ultimo anno, i traumi facciali accolti a Treviso, prevalentemente conseguenza di incidenti stradali, con ferite deturpanti. Ma giungono anche circa 80 casi l'anno di paralisi del nervo facciale (da sei mesi circa il lavoro di gruppi interdisciplinari ha portato alla creazione di un ambulatorio integrato per la diagnosi e cura del deficit del nervo facciale); in genere sono persone molto giovani che improvvisamente si ritrovano con la bocca storta o nell'impossibilità di chiudere la palpebra, con ripercussioni funzionali e nella vita di relazione molto gravi. Una persona su due nel corso della propria vita viene morsa da un cane e spesso si tratta di bambini aggrediti appunto al volto. Trenta sono i casi all'anno di ustioni al volto prevalentemente causati da incidenti domestici come l'accensione di una stufa o di un barbecue. Importanti dati riguardano anche i tumori per un totale di 400 nuovi casi all'anno: il carcinoma basocellulare è quello che colpisce di più il volto, seguito dallo spinocellulare che predilige il  labbro ed il melanoma; le cause sono le radiazioni ultraviolette, gli agenti chimici ed il tabacco.  La fascia più colpita sono gli over 60; una diagnosi precoce permette di salvare la vita ed evitare asportazioni e ricostruzioni più complesse”.

“Da qualche tempo – prosegue Berna - siamo coinvolti a far fronte a prestazioni che sono frutto dei tempi.  Mediamente a cadenza mensile si rivolge a noi una persona deturpata da esiti di aumenti delle labbra a dir poco discutibili. Spesso è il risultato dell’inseguire un modello estetico a scapito dell’affidarsi a personale qualificato. Le conseguenze sono a volte molto gravi, basta pensare che a tutt'oggi arrivano pazienti con silicone liquido nelle labbra, metodica vietata per legge oramai da molti anni”. Ma il dottor Berna ci tiene a precisare come il tema del congresso debba essere preso per il suo significato letterale e non come metafora: “Sorridere, cosa così semplice e naturale, dal punto di vista medico  è un atto molto complesso che vede coinvolti una ventina di muscoli oltre ad un intricato sistema di  nervi e vasi.  La gran parte delle lesioni al volto possono complicarlo o renderlo impossibile. E’ in questi casi che la chirurgia plastica ricostruttiva può essere un estremo aiuto non solo per gli effetti estetici ma anche per quelli meccanici. In questi due giorni ci confronteremo tra chirurghi plastici, specialisti in maxillo facciale, odontoiatri, infermieri e tutte figure professionali strettamente coinvolte”. I lavori si apriranno alle 14.00 di venerdì 12 giugno al Museo di Santa Caterina e proseguiranno tutta la giornata di sabato 13.

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