TREVISO Un pezzo di storia trevigiana se ne va per sempre in silenzio, senza tanti proclami, così come era nato. Si tratta della nota Ottica Pignatto in via Calmaggiore a Treviso, in pieno centro storico, che dopo ben 89 anni di attività è stata costretta a chiudere definitivamente le serrande a causa di un "caro affitti" ormai deleterio per le piccole botteghe della città, le quali spesso non riescono a competere con lo strapotere e il denaro dei grossi colossi industriali.

Ma Pignatto a Treviso era e resterà un'icona imperitura nel tempo. Pochi sono infatti i cittadini trevigiani che almeno una volta nella vita non hanno messo piede nella boutique di Ernesto e Nadia e se si chiede a nonni e bisnonni sicuramente tutti si ricorderanno di Amedeo, il fondatore del negozio che nel 1929 aveva inaugurato le fortunate stagioni dell'occhialeria "di marca". L'ottica però è stata nel tempo anche un simbolo della rinascita cittadina dopo la Grande Guerra, con la sua insegna il legno che, seppur in piccola parte rivisitata, è sempre stata al suo posto nonostante gli orrori del conflitto mondiale prima e delle varie crisi economiche poi, almeno fino a sabato sera quando i due proprietari hanno deciso di abbassare le serrande e non riaprire più la loro amata attività commerciale.

L'affitto richiesto era infatti ormai troppo oneroso per i Pignatto, i quali hanno resistito il più a lungo possibile alla concorrenza straniera dei grandi brand commerciali arrivati negli ultimi anni in città, ma ormai era giunto il tempo di lasciare. Un addio in sordina però, annunciato tramite lettera intestata solo agli amici più cari e alle aziende storiche con cui la famiglia Pignatto aveva lavorato nel tempo, tanto che un marchio come Chanel ha subito chiamato l'ottica per ringraziarli del lavoro svolto e della serietà dimostrata negli anni. Treviso avrà quindi da oggi un angolo in meno di storia, ma forse qualcosa a ricordo della boutique rimarrà: i Pignatto infatti, supportati da numerosi commercianti locali e amici, hanno il desiderio che la loro insegna storica rimanga anche in futuro nello stesso luogo in cui nel 1929 Amedeo l'aveva apposta, a ricordo di una delle attività cittadine più longeve. A questo punto non resta che aspettare e vedere per quale soluzione si propenderà, ma di certo la memoria di questo negozio nei trevigiani non scomparirà mai.