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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Susegana

Investe cinghiale e non si ferma: "Pensavo fosse un cane"

La notte tra il 10 e l'11 maggio 2013 un giovane automobilista ha investito un cinghiale, a Ponte della Priula, e ha tirato dritto. Ritracciato, si è giustificato dicendo che pensava si trattasse di un came randagio

Investe un cinghiale e tira dritto perché pensa di aver travolto un cane randagio. Quando scopre di aver perso la targa, però, chiede i danni alla Regione.

La vicenda risale allo scorso fine settimana. La notte tra venerdì 10 e sabato 11 maggio, un automobilista a bordo di una Toyota Yaris di 28 ha travolto un cinghiale a Ponte della Priula. Pensando che si trattasse di un cane randagio - come ha affermato in seguito - ha proseguito la sua corsa verso casa, abbandonando l'animale sull'asfalto.

Nell'impatto con l'animale, però, l'auto del giovane ha perso la targa e il giorno seguente il 28enne si è presentato alla polizia stradale per ottenere il risarcimento dei danni dalla Regione, visto che si trattava di un animale selvatico.

Il ragazzo è quindi tornato sul luogo dell'incidente con gli agenti del Corpo Forestale dello Stato, che hanno rinvenuto in una cunetta, privo di vita, il cinghiale investito qualche ora prima.

"L’aspetto grave della vicenda è la dichiarazione resa, quasi come giustificazione, dall’investitore - commenta l’eurodeputato Andrea Zanoni, vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere degli Animali al Parlamento europeo - Se era convinto si trattasse di un cane randagio, è vergognoso che non si sia fermato per soccorrere l’animale".

E la sensibilità non c'entra: "Ci sono precise norme del Codice della Strada - ricorda Zanoni - che stabiliscono l’obbligo di fermarsi in caso di incidente che coinvolga animali d’affezione, reddito o protetti. Se era convinto che fosse un cane, non avrebbe dovuto proseguire fino a casa".

L'investitore di Ponte della Priula, dunque, non avrebbe potuto per legge far finta di nulla. "Mi auguro - conclude Zanoni - che la norma venga rispettata ed applicata dalle forze dell’ordine".

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