Prostituta minaccia ed estorce 35 mila euro a un 52enne trevigiano

 Un’indagine condotta dalla Polizia di Treviso e durata a lungo, che ha portato all’identificazione di una ragazza rumena, indagata in stato di libertà per circonvenzione di incapace.

Tutto nasce da un innamoramento da parte di un 52enne trevigiano, impiegato, in cura dal 1996 per una patologia psichica, nei confronti di A.I., 27enne rumena, prostituta, intorno alla fine del 2009.

Invaghitosi di lei, ha tentato più volte di toglierla dalla strada, col risultato che la stessa agiva di nascosto. Non solo, pretendeva di essere pagata in cambio di prestazioni sessuali, nonostante entrambi asserissero di avere una relazione.

La 27enne ha goduto dell’ospitalità nella residenza del trevigiano per tornare poi, nel 2010, nella sua terra d’origine. Da questo momento, le estorsioni: “Un parente deve subire un intervento chirurgico, mandami dei soldi”. E lui puntualmente pagava.

La donna è rientrata a Treviso nel 2012, chiedendo al presunto compagno di assumerla e di regolarizzarla come badante della madre di lui. Assunta regolarmente, ha ottenuto l’ospitalità in un appartamento di fronte alla casa del 52enne, di proprietà della famiglia.

Nonostante la rumena non avesse mai assistito l’anziana, già curata da una ulteriore badante e ritrovata ricoperta di piaghe, ad ottobre 2012 sono partite le vere minacce al compagno: “Dammi i soldi o ti mando in carcere”, “Sono in tribunale con un avvocato, dirò che mi hai fatta prostituire e lavorare in nero”.

Sebbene gli amici di lui lo costringessero a denunciare, lui comunque, a causa dell’instabilità psicologica, continuava a donarle denaro, per una cifra complessiva di circa 35 mila euro in 3 anni e mezzo.

Dalle indagini della polizia e dalle intercettazioni della rumena, è emerso che anche una sua collega aveva raggirato il 52enne, spillandogli 5 mila euro per dei computer che l’uomo sta tutt’ora pagando a rate.

La ragazza è stata rinviata a giudizio.