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Cronaca Cison di Valmarino

Dai sospetti alle manette: killer incastrato da tracce biologiche e celle telefoniche

Sergio Papa, 35enne di Refrontolo, sarà interrogato in carcere a Santa Bona, dove si trova rinchiuso da sabato scorso: per gli investigatori è lui l'autore del duplice omicidio di Rolle

CISON DI VALMARINO Dopo il fermo come indiziato per l'omicidio di Loris Nicolasi e Annamaria Niola (71 e 69 anni), oggi Sergio Papa, il 35enne di Refrontolo arrestato dai carabinieri a Mestre sabato scorso, comparirà di fronte al gip del tribunale di Treviso, Zulian, per l'udienza di convalida che si terrà in carcere a Santa Bona. Il presunto omicida, assistito dall'avvocato Piergiorgio Oss, è stato costantemente seguito dagli investigatori fin dai giorni successivi al delitto. Papa, il 4 marzo, si era pure recato ai seggi per votare. Per gli inquirenti non ci sono dubbi: l'autore del duplice omicidio di Rolle è lui. Il pubblico ministero Romanelli, titolare del fascicolo, ha richiesto un incidente probatorio per cristallizzare subito le prove a carico del 35enne di Refrontolo, un uomo con problemi di droga e con precedenti per furti e piccole rapine. Ad incastrarlo, secondo la Procura, ci sono intercettazioni telefoniche e ambientali oltre a vari testimoni. Il legale di Papa sostiene che nel giorno dell'omicidio il suo assistito non era a Rolle (anche se le celle telefoniche collocano il 35enne nella zona): è la prima mossa per smontare la tesi degli investigatori che attendono conferme dai rilievi del Ris ma avrebbero, come prove schiaccianti, impronte digitali e tracce biologiche. Il dna appunto, elemento ancora mancante al castello accusatorio. Pochi dubbi anche sul movente: Papa avrebbe svolto alcuni lavori a casa delle vittime senza però essere pagato. Ciò avrebbe scatenato la sua furia omicida. Domani intanto, a Nervesa, sarà celebrato il funerale laico delle due vittime del delitto.

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