Tentarono rapina a un dipendente della provincia, misure alternative per due
Selim Leba, 32enne albanese e il suo connazionale Nikolin Koci, 41enne, erano pronti a patteggiare 2 anni e 8 mesi ma il gup ha deciso che il reato può essere espiato attraverso lavori che siano alternativi al carcere
Erano pronti oggi, 20 ottobre, a patteggiare 2 anni e 8 mesi per concorso in tentanta rapina. Ma poi il giudice per l'udienza preliminare Angelo Mascolo ha fatto notare al difensore (l'avvocato Remo Lot) che sulla scorta della nuova normativa i reati punibili fino a tre anni di reclusione possono essere espiati attraverso le misure alternative. Così ha aggionato l'udienza preliminare e rimandato tutto al 3 novembre prossimo per la definizione.
Per Selim Leba, 32enne albanese e per il suo connazionale Nikolin Koci, 41enne, non si è insomma ancora concluso il procedimento relativo alla tentata rapina ai danni di un dipendente della Provincia di Treviso che nel pomeriggio del 26 luglio 2021, mentre stava eseguendo dei lavori di manutenzione alla segnaletica stradale sulla SP 635, in località Tovena di Cison di Valmarino (TV), aveva notato un soggetto che prendeva il suo marsupio dall’abitacolo del furgone che utilizzava per le proprie mansioni e quindi saliva a bordo di un’Alfa Romeo 147 guidata da un complice.
Ma l'operaio non si era dato per vinto e, nel tentativo di recuperare il borsello, si metteva di fronte all’auto intimando ai due albanesi di restituire il bottino del loro furto. A quel punto il conducente dell’autovettura accelerava per costringerlo a scansarsi urtandolo agli arti inferiori e l'uomo, per non cadere, si era aggrappato al cofano del veicolo. Il dipendente della Provincia avrebbe lasciato la presa solo quando l'Alfa Romeo effettuava una brusca manovra in retromarcia e il passeggero dell'auto, dopo aver gesticolato minacciosamente verso l’operaio, si disfava del marsupio gettandolo dal finestrino.
Leba e Koci, attualmente reclusi per scontare condanne per furti in abitazione, erano stati indentificati attraverso le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona della tentata rapina.