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Cronaca Cison di Valmarino

Barista morto: 15 indagati per rissa, nessuna responsabilità per i fratelli Stella

Chiuse le indagini sulla tragedia del 30 maggio scorso quando Alessandro Sartor, 45 anni, perse la vita a Tovena di Cison di Valmarino a causa di un infarto. Derubricato il reato con cui i due giovani vennero inizialmente fermati e finirono in cella

Per la morte di Alessandro Sartor, barista 45enne, morto a causa di un infarto nella notte del 30 maggio scorso mentre si trovava al lavoro al bar "Il Bakaro" di Tovena di Cison di Valmarino, sono ben 15 le persone che  dovranno rispondere del reato di rissa. A tutti il pm Daniela Brunetti, titolare del fascicolo d'inchiesta, ha notificato l'atto di chiusura indagini. Derubricata la posizione dei fratelli Alberto e Francesco Stella, di 31 e 26 anni, entrambi difesi dall'avvocato Riponti: erano stati entrambi inizialmente arrestati per omicidio preterintenzionale e poi scarcerati, quattro giorni dopo, alla luce dell'esito dell'autopsia. Alcuni testimoni avevano puntato il dito contro gli Stella (figli di Raffaele Stella, titolare della "Stelbi" di Farra) e qualcuno parlò agli investigatori di percosse al barista. L'esame autoptico chiarì invece che si trattava di un infarto, provocato certamente dal grande stato di agitazione dovuto ad una rissa tra alcune persone presenti nel locale. Francesco Stella dovrà rispondere di rissa semplice mentre Alberto di lesioni per un pugno scagliato contro la sua auto da uno dei presenti che aveva così tentato di fermarlo mentre si stava allontanando dal "Bakaro".

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