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Cronaca Villorba

La Treviso bene si fa di crack, anche il gatto a caccia di coca

Scoperto un giro di cocaina tra alcuni tra i più noti imprenditori della Marca. Si rifornivano da un colombiano e organizzavano festini

L’èlite di Treviso se la spassa con festini a base di droga procurata da un colombiano residente a Villorba, arrestato il 10 luglio dalla polizia di Treviso.

D.F.A.J., 39enne perfettamente in regola con il soggiorno nella Marca, dipendente in un’azienda che produce plastica, è stato ammanettato e dovrà rispondere di spaccio di sostanze stupefacenti. Dalla perquisizione domiciliare, infatti, sono rinvenuti 250 grammi di cocaina, telefoni cellulari e circa 6 mila euro in contanti, oltre a due automobili, una moto, un camper e la casa risulta essere di sua proprietà. Il colombiano viveva con moglie e due figli nel centro di Villorba.

Dalle indagini della polizia è emerso che lo spacciatore incontrasse i suoi clienti in punti strategici del centro di Treviso per rifornirli. Questi, durante alcuni festini, polverizzavano la cocaina, la posizionavano su un cucchiaio con dell’ammoniaca per poi inserire il principio attivo derivante sul fondo di bottigliette di plastica e fumarlo. La particolarità del crack è che regala un grande sballo immediato dopo l’assunzione, perdurando poi nei momenti successivi.

La polizia è arrivata all’arresto del colombiano dopo aver monitorato un imprenditore della Marca che si riforniva dallo stesso.

Non solo, a casa di uno dei clienti è stato notato un gattino mentre leccava della polvere bianca da un piatto. Attraverso un’osservazione precisa nel territorio, è emerso che gli acquirenti fossero tutti grandi impresari a bordo di macchine di lusso che operano prevalentemente nel campo della moda e che acquistano, a volte, anche un etto di cocaina.

Si indaga per rintracciare la provenienza della sostanza venduta dal colombiano, probabilmente appartiene a un giro più ampio viste le quantità vendute. 

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