Cocaina nascosta nei peluche dei figli: 32enne in manette
Lo spacciatore, residente a Mogliano Veneto, è stato arrestato insieme a un 40enne di Marcon. Blitz dei carabinieri guidato dalla Procura di Venezia: 6 arresti negli ultimi mesi
Operavano a cavallo di due province, e a giudicare dalla quantità di cocaina ritrovata nelle loro abitazioni, il loro giro doveva essere piuttosto cospicuo. I carabinieri di Marcon hanno arrestato due spacciatori albanesi, un 32enne residente a Mogliano e un 40enne di Marcon, con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.
L'intervento è la naturale prosecuzione delle indagini partite lo scorso luglio, che nel corso dei mesi hanno portato all'arresto di 6 spacciatori. A seguito di ulteriori accertamenti, la Procura di Venezia ha disposto due decreti di perquisizione domiciliare nei confronti dei due cittadini albanesi, fortemente sospettati di tenere le fila di una piccola rete di spaccio.
Due chili di cocaina in appartamento
La prima perquisizione a Marcon ha fatto subito a capire ai militari che il business era molto più fiorente del previsto. All'interno dell'abitazione, infatti, il fiuto dei cani della polizia locale di Venezia ha permesso di risalire a oltre 2 chili di cocaina, che immessa sul mercato avrebbe fruttato circa 200mila euro, oltre a 2 etti di hashish e tutto l'occorrente per preparare le dosi (bilancini, sacchetti) e gestire i contatti. I carabinieri hanno anche trovato 1600 euro in contanti, sequestrati perché ritenuti provento dell'attività illecita di spaccio, e denunciato la moglie 27enne dell'uomo, accusata di essere complice dello spaccio.
Ma le sorprese non sono mancate nemmeno nell'appartamento del "sodale" di Mogliano. I cani del Nucleo cinofilo, in questo caso, hanno trovato 100 grammi di cocaina, nascosti all'interno della pancia di due peluche sistemati sopra ai letti nella cameretta dei bambini. In casa sono stati trovati anche 2500 euro in contanti e il kit del perfetto spacciatore. Al termine delle formalità di rito, i due cittadini albanesi sono stati quindi arrestati: il moglianese si trova ai domiciliari, mentre il marconese è stato condotto in carcere a Santa Maria Maggiore.