ColtiviAMOfuturo: adesione del CAI Club Alpino Italiano della Pedemontana del Grappa
ColtiviAMOfuturo scrive ai 19 Sindaci dell’area una lettera di presentazione con richieste e proposte perché "ci sono gravi rischi per la salute, servono comportamenti responsabili"
ASOLO ColtiviAMOfuturo con ha ricevuto dal reggente la sottosezione CAI Pedemontana del Grappa, Sig. Roberto Gobbato, la lettera di adesione al Coordinamento con la motivazione "considerato che lo statuto generale del Cai nonché il nuovo Bidecalogo portano entrambi al primo punto la tutela e la salvaguardia dell’ambiente montano e di tutte le aree protette in genere, ravvisando una chiara identità di intenti". Il coordinamento accoglie l’adesione del CAI con particolare soddisfazione, certo che la preziosa esperienza e conoscenza del territorio del Club Alpino, porteranno un significativo apporto agli obiettivi comuni dei gruppi aderenti.
Obiettivi e istanze, sintetizzate nella lettera di presentazione e proposta, che il Coordinamento ColtiviAMOfuturo ha appena inviato a nome delle 17 associazioni aderenti, ai 19 Sindaci e Consigli comunali dell'area Grappa Asolo Montello Piave. Lettera allegata al comunicato e di seguito riassunta:
I dati della contaminazione da pesticidi dei fiumi trevigiani e delle falde di acqua potabile sono sempre più allarmanti e la responsabilità degli usi dei pesticidi in agricoltura sono indiscutibili. La contaminazione dell'ecosistema cioè delle acque, dell'aria e dei terreni, comporta gravi rischi per la salute della popolazione, in primis dei bambini, i soggetti più vulnerabili data la fase di sviluppo in cui si trovano.
La contaminazione è causato da tutti gli usi dei pesticidi, insetticidi ed erbicidi - compresi quelli dei privati nel giardino e nell'orto di casa - ma in particolare dall'esasperata espansione del prosecco in atto da qualche anno, che sta conducendo l’area verso una monocoltura a vigneto. Il business vitivinicolo porta con sé sia una grande opportunità di sviluppo virtuoso e sano per la nostra area che, se convertita al Biologico, aprirebbe la prospettiva del “Biodistretto”, in grado di valorizzare sia la vocazione agricola, sia quella turistica, notoriamente più remunerativa.
Ma il business diventato enorme, porta con sé anche sia appetiti di speculatori, di agricoltori improvvisati dell'ultimora e delle multinazionali della chimica, che vendono nell'area tonnellate di prodotti per i trattamenti. Appetiti cioè più voraci e inclini ai guadagni immediati e che a nostro avviso vanno calmierati e regolamentati. Le lobbies del business vitivinicolo in questa fase stanno facendo apertamente pressione sui Sindaci affinché non mettano vincoli a loro dire "restrittivi", con i regolamenti comunali. Regolamenti peraltro fino a oggi del tutto assenti. Purtroppo questa pressione sta funzionando e la maggior parte dei Sindaci dell'area sta scrivendo regolamenti sotto dettatura delle lobbies di settore: cioè associazioni di produttori vitivinicoli e dei commercianti di pesticidi.
Ne stanno uscendo regolamenti del tutto indifferenti alla tutela della salute delle persone esposte, specialmente i bambini. Regolamenti in particolare, del tutto privi di sanzioni effettive in quanto non prevedono in alcun modo reali controlli. Non esiste infatti personale competente e formato e non vengono specificate le modalità dei controlli. Inoltre è necessario che i Comuni aggiornino i propri strumenti urbanistici per limitare la superficie di terreno agricolo adibito a monocoltura intensiva.
Il Coordinamento ColtiviAMOfuturo, è nato per coordinare associazioni di cittadini e di produttori non asserviti alle multinazionali della chimica e per sostenere i pochi Sindaci coraggiosi stanno cercando di arginare il problema e l'arroganza di chi pensa solo al proprio lauto tornaconto economico. ColtiviAMOfuturo, in virtù del principio di Precauzione, pretenderà il rispetto del diritto alla Salute delle persone esposte all'uso di pesticidi, in particolare i bambini e in generale i residenti che hanno il diritto di vivere all'interno della propria proprietà senza barricarsi in casa.
ColtiviAMOfuturo, in virtù del principio di Legalità, pretenderà dai Comuni il rispetto delle regole ambientali e limiti urbanistici all'attuale invasione di vigneti e chiederà ai Sindaci regolamenti penalizzanti per chi usa pesticidi e premianti per chi passa al biologioco e ai vitigni resistenti e per chi rispetta il paesaggio veneto evitando sbancamenti e stravolgimenti. ColtiviAMOfuturo, in virtù del principio "chi inquina paga", ritiene che sia ora di individuare le attività responsabili dell'avvelenamento delle acque dei fiumi e delle falde, imponendo loro il pagamento del danno alla collettività e ai soggetti che si dovessero ammalare.
Per tutte queste ragioni abbiamo scritto alle autorità locali: per dichiarare le nostre intenzioni e per offrire a loro e a tutti i portatori d'interesse, l'apertura di un dialogo costruttivo e democratico, che non deve privilegiare come avvenuto finora solo chi ha interessi economici diretti, ed escludere la maggior parte delle popolazione che, invece, ricava solo rischi per la salute e limitazioni nella possibilità di vivere serenamente a casa propria.