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Cronaca Montebelluna

I Comuni del montebellunese si uniscono contro gli abbandoni di rifiuti sul territorio

Presentati i primi risultati del progetto avviato in collaborazione con il Consiglio di Bacino Priula e il Corpo Forestale dello Stato. Obiettivo comune è l'individuare gli ecovandali

MONTEBELLUNA E’ stato presentato ai 5 Comuni del Montebellunese (Montebelluna, Caerano San Marco, Trevignano, Crocetta e Volpago del Montello) il progetto “Abbandoni zero” ideato dalla Vigilanza Ambientale del Consiglio di bacino Priula con la collaborazione di Amministrazioni locali, Contarina e Forestale. Da tempo impegnati in attività contro gli abbandoni, hanno deciso di unire le forze per raggiungere un unico obiettivo comune: individuare gli ecovandali e sconfiggere il fenomeno dell’abbandono di rifiuto.  E’ importante sapere che i rifiuti abbandonati non sono molto numerosi - come si può pensare in un primo momento – ma rappresentano appena lo 0,28% del totale dei rifiuti raccolti (dato Contarina riferito a settembre 2015) e sono in costante calo. 

Tante le attività avviate per contrastare il fenomeno degli abbandoni di rifiuto nel territorio, prima fra tutte il controllo delle utenze che risultano senza contenitori per la raccolta differenziata. Delle 859 utenze iniziali individuate nei cinque Comuni, oltre il 50% dei casi sono già stati regolarizzati. E’ stata verificata anche la situazione degli utenti che negli ultimi tre anni non hanno mai fatto uno svuotamento del secco, sono circa l’1% delle utenze totali e rappresentano l’area a maggior rischio di abbandono. Tutte queste utenze saranno contattate e, in alcuni casi particolari, verranno svolti anche dei sopralluoghi direttamente presso le utenze.

Il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti è molto più complesso di quanto si possa immaginare – afferma Paolo Contò del Consiglio di bacino Priula – L’esperienza acquisita e i controlli svolti nel territorio hanno permesso di capire che le cause di questo fenomeno sono molteplici: oltre ad una generale mancanza di integrazione sociale, spesso chi abbandona non conosce regole e modalità di una corretta raccolta e separazione dei rifiuti. Molte volte troviamo abbandonati nei fossi bottiglie, lattine, barattoli e altri imballaggi, eppure lo svuotamento del contenitore della plastica non è a pagamento! In altri casi, invece, ci troviamo davanti a situazioni molto difficili, dove l’abbandono di rifiuto è la manifestazione di un disagio più profondo. Ecco che il supporto delle Amministrazioni locali è fondamentale. Gli EcoVigili, infatti, oltre a sanzionare svolgono anche un altro compito, quello di educare e sensibilizzare al rispetto delle regole e dell’ambiente”.

Commentano i cinque sindaci coinvolti nel progetto: “Sebbene si tratti di un fenomeno fortunatamente contenuto, abbiamo il dovere di mettere in campo qualsiasi forma per contrastare questa pessima pratica che, molto spesso, sottende ad un disagio più profondo o alla mancata conoscenza delle regole. I Comuni sono pertanto in prima linea, assieme Consiglio di Bacino Priula, al Corpo Forestale dello Stato e a Contarina per cercare di eliminare anche quello 0,28% di abbandoni e mantenere le performance nella raccolta dei rifiuti nel territorio tra le più alte in Italia come accade da anni”. Oltre ai vari controlli sulle utenze, il progetto prevede anche l’applicazione di innovativi sistemi di videosorveglianza, allo scopo di controllare punti particolarmente sensibili e la divulgazione di una specifica campagna di sensibilizzazione, caratterizzata da locandine contenenti immagini di persone scoperte ad abbandonare rifiuti: un esplicito invito a prendersi cura del proprio territorio; chi non lo fa e abbandona i propri rifiuti, prima o poi, viene “beccato”!

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