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Cronaca

Concorsopoli: 14 arresti in tutta Italia, uno anche nella Marca

Maxi operazione dei carabinieri di Alcamo, in Sicilia, su un giro di mazzette per superare i concorsi di polizia e vigili del fuoco: ai domiciliari un 57enne di Mazzarino, residente nella Marca

Sono 14 gli indagati per un presunto giro di raccomandazioni e concorsi pubblici truccati in Sicilia, ad Alcamo. Tra questi anche A.F.L., 57enne originario di Mazzarino ma residente nella Marca, condannato agli arresti domiciliari. In tutto, una persona è finita in carcere, 3 ai domiciliari e altre 10 sono state sottoposte ad obbligo di dimora. Coinvolta anche la provincia di Venezia.

La maxi indagine partita dalla Sicilia riguarda possibili irregolarità nei concorsi di polizia e vigili del fuoco. Secondo la ricostruzione degli inquirenti uno degli indagati, sfruttando le proprie conoscenze all’interno delle amministrazioni pubbliche e la sua nomina in una sottocommissione di esame si sarebbe impegnato a sponsorizzare alcuni partecipanti a concorsi pubblici. Se poi avesse vinto il concorso, il candidato avrebbe dovuto pagare. Le misure cautelari emesse dal gip del Tribunale di Trapani, su richiesta della Procura, ed eseguite dai carabinieri della compagnia di Alcamo vedono una persona finita in carcere, tre agli arresti domiciliari e per dieci invece l'obbligo di dimora. Le accuse, a vario titolo, sono di corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio, traffico di influenze illecite e abuso d'ufficio. Per la procura esistono "gravi indizi di colpevolezza". 

Ad Alcamo c'era una scuola di preparazione per concorsi. Tra i soggetti coinvolti ci sarebbero 10 dipendenti della polizia e dei vigili del fuoco. Le indagini sono partite da una serie di esposti dei sindacati di base dei vigili del fuoco. Secondo gli investigatori bastava pagare per essere sicuri di vincere. Dopo la prova pre-selettiva si accedeva alle prove motorie-attitudinali, poi al colloquio con le valutazioni dei titoli e infine alle visite mediche. Ma chi non pagava, secondo l'accusa, si fermava al primo turno.

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