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Cronaca Conegliano

Non solo viabilità: che cos’è Coneglianesi incazzati?

Riassunti in una pagina di Facebook tutti gli acciacchi di Conegliano: dalle strade dissestate ai percorsi medievali dimenticati, dalla carenza di parcheggi alla mancanza di eventi culturali

C’è tutto l’amore per Conegliano dietro a “Coneglianesi incazzati”, il gruppo Facebook creato da Sandro Bianchet per denunciare i problemi della città trevigiana.

LO SCOPO - “La pagina non ha finalità politiche – spiega Bianchet – Sono nato a Conegliano e ho sempre vissuto qui. Negli anni ho visto la mia città morire progressivamente e, come me, anche altri lo hanno notato. Per questo ho deciso di creare la pagina, perché i coneglianesi sono proprio incazzati di fronte a una situazione che si trascina da anni e sta degenerando”.

La pagina sul social network vuole dare voce ai cittadini di Conegliano, dare loro la possibilità di esprimere il loro punto di vista, purché si tratti di interventi costruttivi e propositivi, e smuovere anche i coneglianesi più pigri. E i risultati non si sono fatti attendere. Al di là del numero dei “fan”, il gruppo registra numerose visite, anche da diverse parti del mondo: Svizzera, Germania, Regno Unito, Brasile, Spagna, Stati Uniti, Australia, Malesia, Francia, Libia, Colombia, Portogallo, Sudafrica, Argentina, Turchia, Russia.

I VIDEO - Alle discussioni aperte sulla pagina del gruppo sui temi “scottanti” che riguardano Conegliano e alle fotografie inviate dai lettori, verranno presto affiancati dei brevi video: “Cittadini e commercianti potranno segnalare i problemi che ritengono più urgenti attraverso la registrazione di un video – anticipa il creatore della pagina – Ma non dovranno limitarsi alle lamentele: dovranno anche proporre delle soluzioni realizzabili”.

NON SOLO PROBLEMI - Le problematiche affrontate da “Coneglianesi incazzati” sono molteplici, ma la pagina non si limita solo a puntare il dito contro ciò che non va e mette in risalto anche le attività e le iniziative positive, portate avanti soprattutto dalle associazioni della città.
Così, accanto alle foto che testimoniano il degrado di via Nazario Sauro, costellata di buche che la pioggia trasforma i veri e propri laghetti, troviamo le immagini della staccionata di via Gorizia e della ristrutturazione dell’Oratorio della Madonna della Neve, realizzate dal gruppo degli Alpini di Conegliano.

Oppure, se da una parte si lamentano la carenza di iniziative culturali significative e il fatto che gli itinerari storico-naturalistici siano finiti nel dimenticatoio, dall’altra non si può negare il merito del Rotary International Club di Conegliano, che ha finanziato il servizio gratuito di connessione internet WiFi nel centro storico, o della APS Perla del Veneto, che organizza gare di pesca per i ragazzi diversamente abili, in collaborazione con l’associazione onlus “Sergio Piccin”.

STRADE DIMENTICATE - Certo, i cittadini di Conegliano hanno di che lagnarsi. Nella frazione di Ogliano via Mangesa attende di essere sistemata da almeno un anno. Dopo le segnalazioni fatte sulla pagina del gruppo, sono stati resi più visibili i cartelli che indicano i dissesti provocati dalla frana, ma di notte il tratto resta molto pericoloso perché la segnaletica luminosa è insufficiente.

In via Lourdes i lavori di realizzazione del parcheggio sono a un punto morto e sia i fedeli della chiesa che chi si reca alla vicina casa di riposo non sanno dove lasciare la loro auto. In via Caronelli, nella zona dell’ex ghetto, i marciapiedi rappresentano una vera e propria barriera architettonica per persone con difficoltà motorie, costrette a fare a acrobazie per affrontare gli scalini e i continui saliscendi.

Nella recente revisione del percorso degli autobus, è stata messa una fermata nei pressi del centro commerciale, ma non alle piscine comunali “Rana Azzurra” e al vicino centro polifunzionale PalaFallai, che continuano a essere tagliati fuori dal servizio.

MANCANZA DI CONTROLLI - Ma il problema di fondo a Conegliano “è la mancanza di controlli”, sottolinea Bianchet. Ne è un esempio lampante il caso delle antenne paraboliche abusive: ci sono, sono visibili a tutti, ma vengono fatte rimuovere solo dietro la denuncia di qualche cittadino, per poi rispuntare poche settimane dopo.

RILANCIO DEL CENTRO - “È una situazione che si trascina da anni – dice con rammarico Bianchet – e i problemi erano noti già quando l’amministrazione aveva i fondi sufficienti a risolverli”. La riqualificazione del centro, secondo Sandro Bianchet, passa attraverso il rilancio delle piccole botteghe, di quei negozi storici di Conegliano che vanno progressivamente chiudendo soprattutto a causa della pedonalizzazione di strade come via XX Settembre. “I commercianti dovrebbero essere più solidali – spiega – e imporsi in modo propositivo”.

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