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Cronaca

Furti tra le province di Treviso, Pordenone e Udine: "stretta" sulla banda

Il gip di Udine conferma il carcere per un 28enne albanese mentre scatterà il braccialetto elettronico per i due complici di 21 e 27 anni. I "Topi d'appartamento" erano stati fermato dai militari di Pordenone dopo un raid di colpi nelle abitazioni tra il 4 ed il 6 ottobre

Nelle serate tra il 4 ed il 6 ottobre avevano messo a segno una decina di furti tra Martignacco (Udine), Conegliano, San Vendemiano, Porcia e Brugnera (Pordenone). Per questo motivo il gip di Udine, Daniele Faleschini Barnaba, ha emesso una nuova ordinanza nei confronti della banda di ladri che era stata fermata qualche giorno fa dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Pordenone dopo l'ennesimo colpo. Rinnovata così la custodia cautelare in carcere a carico del cittadino albanese P.D., di 28 anni, già rinchiuso nel carcere di Santa Bona a Treviso, mentre scatteranno gli arresti domiciliari, con braccialetto elettronico, nei confronti di B.R., 21enne e di C.M., 27enne. «Il nuovo provvedimento restrittivo -recita un comunicato dell'Arma- sostituisce i precedenti e si inquadra nelle risultanze investigative dei militari dell’Arma per le quali l’Autorità Giudiziaria ha concordato pienamente».

Gli ulteriori accertamenti svolti dagli investigatori hanno dimostrato come gli attrezzi rinvenuti e sequestrati dai carabinieri erano stati già utilizzati per una decina di furti commessi tra le province di Udine, Pordenone e Treviso, sempre nelle serate tra il 4 ed il 6 ottobre. Ed infatti questo particolare era coinciso con le informazioni acquisite dagli investigatori dell'Arma che avevano notato ed annotato la presenza, nella zona del pordenonese, di un noto pregiudicato della zona in compagnia (il 28enne appunto) di altri due giovani. Da questa segnalazione era partita l’organizzazione di controlli dedicati alla prevenzione dei furti in abitazione, anche con l’ausilio dell’unità cinofila fatta giungere da Torreglia (PD), durante le ore notturne di quei giorni. Una task force che poi aveva portato al blocco dei tre "topi d'appartamento" e al loro fermo. Continuano inanto le operazioni per il riconoscimento dei vari preziosi rinvenuti e sequestrati durante l’operazione dai carabinieri; in questi ultimi giorni anche la vittima del furto commesso a Brugnera (Pordenone) ha potuto rivedere i suoi monili rubati e presto ne potrà rientrare in possesso.

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