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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Conegliano

Accusato di aver fatto sesso con due ragazzine, va ai domicilari

Nel febbraio scorso un cingalese di 45 enni era stato arrestato con l'accusa aver fatto sesso con due 13enni. Il gip Angelo Mascolo, dopo quattro mesi dietro alle sbarre, ne ha disposto la scarcerazione

Dopo che il Tribunale del Riesame aveva detto "no" alla sua scarcerazione (ma era stato escluso il reato di sequestro di persona)  esce di galera e va ai domiciliari il cingalese di 45 anni che, nel novembre dello scorso anno, a Conegliano, avrebbe costretto a rapporti sessuali due bambine di 13 anni, entrambe di origine straniera. Lo ha deciso il gip di Treviso Angelo Mascolo, con un provvedimento molto stringato nel quale si dice che dopo quattro mesi nel penitenziario di Treviso (era stato arrestato alla fine di febbraio) il 45enne, che ha "compreso il disvalore delle proprie azioni", può ottenere una misura cautelare meno afflittiva. Il difensore, l'avvocato Enrico D'Orazio, farà adesso una istanza supplettiva per fare in modo che al cingalese venga permesso di tornare al lavoro.

Il "disvalore delle proprie azioni" compreso  starebbe nell'avere ospitato per tutta la notte due minorenni, con le quali peraltro (sicuramente con una) aveva già dei rapporti,  senza aver avvisato le famiglie. L'uomo, che al momento dei fatti contestati era in compagnia del figlio 15enne, avrebbe dato un ricovero per la notte due ragazzine, originarie dell'Est Europa. Poi il sesso, accompagnato dalla visione di materiale pornografico. La mattina l'operaio avrebbe fatto uscire le due, i cui familiari avevano presentato denuncia la sera prima per sparizione. Il cingalese respinge ovviamente al mittente le accuse: «Fra noi non è successo niente» dice difendendosi.

Secondo la sua versione avrebbe messo a disposizione i locali di un sottoscale attrezzato come camera da letto per accogliere i numerosi parenti dell'uomo, che spesso vanno in vista da lui. Per gli inquirenti invece quella nottata le giovani l’avevano trascorsa con una persona a loro conosciuta e a cui loro stesse avevano fatto volontariamente visita, almeno in base a quanto accertato dagli investigatori. Il 45enne avrebbe “liberato” le ragazzine solo dopo averle indotte ad alcune pratiche sessuali, che avrebbero consumato nel corso della nottata mentre avrebbero guardato insieme alcuni film hard. Ad incastrare l’operaio sono stati i risultati di alcuni esami scientifici su alcuni oggetti sequestrati all’interno del garage, tra cui un materasso, il pc e alcuni fazzoletti. Il test del Dna confermerebbero che almeno una delle due giovanissime era certamente nel garage. Il 13 ottobre è in programma l'incidente probatorio.   

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