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Cronaca Conegliano

Minacciano una denuncia e incassano mille e cinquecento euro, in due finiscono a processo

Un casertano di 53 anni e un napoletano di 64 sarebbero gli autori di una estorsione compiuta nel 2017 ai danni di una donna coneglianese, costretta a versare la somma di denaro dentro ad una carta poste-pay

"Denuncia per frode". Tre parole che hanno sortito l'effetto desiderato: la vittima infatti, presa dal panico, ha fatto quello che le dicevano al telefono, arrivando a versare quasi mille e cinquecento euro su un carta postepay. Per questo due campani, un napoletano e una persona originaria di Caserta, sono finiti a processo di fronte al collegio formato dai giudici Francesco Sartorio, Leonardo Bianco e Cristian Vettoruzzo, per rispondere del reato di estorsione.

La vicenda avrebbe avuto luogo nel corso del 2017. A essere presa di mira una donna del coneglianese. Secondo le indagini condotte dalla Procura di Treviso il casertano, un 53enne, sarebbe riuscito ad entrare in possesso del numero di telefono cellulare della poveretta. Con la complicità di una terza persona, la cui identità è rimasta comunque ignota, l'avrebbe contattata fingendo di essere la legale di un sito-piattaforma che raccoglie dagli annunci per la compravendita di immobili fino a quelli personali, informandola che nei suoi confronti era pendente una denuncia per frode.

Per non dare corso al prodedimento giudiziario la coneglianese avrebbe dovuto versare una somma nella carta ricaricabile intestata invece al soggetto napoletano, un 64enne. Le intimidazioni e le minacce sarebbero state reiterate, al punto da convincere la malcapitata a pagare 1.490 euro.  

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