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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Conegliano

Conegliano, in due anni il nuovo crematorio: servirà tre province

Saranno 9 milioni 200 mila euro gli investimenti, di cui 5,5 per la riqualificazione del cimitero di San Giuseppe e per interventi nei cimiteri delle frazioni

CONEGLIANO Presentato in Municipio a Conegliano il programma economico di interventi del nuovo crematorio di Conegliano, che sarà realizzato all’interno dell'ambito del cimitero maggiore cittadino, grazie ad un project financing gestito dalla società Vertitas Conegliano. La procedura da parte del Comune era stata avviata nel 2013, con l'invito a presentare manifestazioni di interesse. A seguire nel 2015 la deliberazione del consiglio comunale cittadino che valutava il progetto di pubblico interesse. La gara nel 2016 e a fine anno l'aggiudicazione.

All'interno della conferenza stampa Il sindaco Floriano Zambon ha spiegato che “Nel 1998 l’Amministrazione ha avviato il restauro e riordino dei cimiteri periferici (Collalbrigo, Ogliano e Scomigo), terminando i primi lavori nel 2000. - ha detto il sindaco Floriano Zambon - Ci siamo poi concentrati sul cimitero entrale, che ricordiamo è sottoposto anche a vincoli architettonici. Già in quegli anni lo si voleva dotare di forno crematorio e dal 2012 abbiamo ripreso il discorso. Considerato il bacino che lo avrebbe interessato, abbiamo fatto dimostrazione d’interesse, molte imprese hanno risposto e quindi abbiamo dato il via alla gara d’appalto. Interessante è stato il progetto di Veritas ed il 1° dicembre è stato fatto il giudizio definitivo con la scelta di quel progetto. Oggi siamo qui per annunciare l’inizio della fase operativa".

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Una volta firmata la convenzione tra Comune di Conegliano e Veritas Conegliano ci saranno 60 giorni di tempo per avviare il cantiere e 2 anni al massimo per completare i lavori, che prevederanno sin da subito il crematorio al completo ma anche interventi di messa a norma e riqualificazione del cimitero centrale, oltre alla nuova gestione dei servizi cimiteriali. “Il progetto riguarda infatti anche la gestione di tutte le operazioni che riguardano il cimitero storico, che nei 30 anni di gestione vedranno gli attuali costi progressivamente decrescere ed il personale della Conegliano Servizi passare alla nuova società che gestisce i servizi (IMMSER) – ha aggiunto il sindaco Floriano Zambon -  Inoltre dei circa 9 milioni 200 mila euro previsti dalla convenzione trentennale, 5.5 serviranno per interventi di ristrutturazione, soprattutto della parte più ammalorata del cimitero, per l’abbattimento delle barriere architettoniche e per alcuni interventi nei cimiteri periferici".

Il crematorio servirà un bacino di circa 50 chilometri quadrati attorno alla città del Cima, di fatto tre province dalle quali potranno provenire sino a circa 2.500 salme (sono oltre 330 i decessi all’anno della sola Conegliano). Basti pensare inoltre che al crematorio di Spinea vengono conferite ogni anno circa 1.300 salme provenienti da questa area e che, con il nuovo crematorio, potranno trovare risposta più veloce. Grazie a questa operazione saranno inoltre recuperati circa 3.000 loculi, di cui 1000 sono quelli perpetui, che per legge andrebbero sostituiti. 

“Veritas è una società con soci tutti i comuni del veneziano. Gestiamo molti settori, tra cui quello cimiteriale e siamo sicuri di essere all’avanguardia per quanto riguarda i forni crematori. Veritas Conegliano ne è una emanazione, società creata secondo i dettami della legge per realizzare questo intervento  - ha detto il presidente, Vladimiro Agostini - Un plauso per la tempistica e la determinazione nel concludere l'iter burocratico mi sento di farlo all'Amministrazione Comunale, che ha individuato in questo importante gesto di civiltà una sua priorità e per la comunità intera". Il forno crematorio servirà sia per cremazioni ordinarie che per le riesumazioni. Gli standard di sicurezza e ambientali a cui sarà sottoposto saranno molto rigidi, così come già negli impianti realizzato dalla società in altre province. Veritas, società pubblica composta da Comuni del veneziano, può rappresentare da questo punto di vista una garanzia, essendo considerata la 6^ multiutility a livello nazionale.

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