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Cronaca Conegliano / Viale Italia

Operaio morto, rinviati a giudizio i fratelli Garbellotto

Nel luglio 2017 l'incidente sul lavoro costato la vita a Dino Corrocher all'interno dello stabilimento di viale Italia. Il 49enne era stato colpito al collo da un pezzo di legno partito da una delle macchine refilatrici

Si tratta di una vicenda complessa che merita una approfondimento in fase dibattimentale. Queste in sostanza le motivazioni con cui stamattina, giovedì, il gip di Treviso Angelo Mascolo ha disposto il rinvio a giudizio dei cinque indagati per omicidio colposo in relazione alla morte di Dino Corrocher, 49enne operaio della Garbellotto Botti di Conegliano. Si tratta dell'amministratore delegato Piero Garbellotto, dei soci (e fratelli) Piergregorio e Pieremilio Garbellotto, del direttore dello stabilimento Graziano Cavalet e del responsabile sicurezza dell'azienda Matteo Cestaro.

L'incidente costato la vita a Corrocher era avvenuto a fine luglio del 2017 all'interno dello stabilimento di viale Italia. Il 49enne, lavoratore con grande esperienza, era stato colpito al collo da un pezzo di legno partito da una delle macchine refilatrici. Troppo grave l'emorragia causata dalla ferita e per Dino Corrocher, malgrado l'arrivo tempestivo dei soccorsi, non c'è stato nulla da fare. L'incidente era accaduto a pochi giorni dalla ripresa delle attività, sospese per quasi tre mesi a seguito di un devastante incendio che aveva semidistrutto lo stabilimento. La famiglia dell'operaio morto è stata risarcita e non si costituirà parte civile nel processo la cui prima udienza avrà luogo il 13 novembre del prossimo anno.

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