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Cronaca Conegliano / Via XXI Aprile, 3

Schiamazzi di notte, risse e degrado: kebab chiuso per sette giorni

Duro provvedimento della Questura di Treviso nei confronti del chiosco “Istanbul City Kebab” di Conegliano. Nella serata del 17 luglio una violenta lite portò all'arresto di un senegalese di 23 anni che aveva ridotto in fin di vita un ragazzo albanese di vent'anni

Ha più volte violato l'ordinanza del sindaco di Conegliano che ordinava la chiusura dei locali di somministrazione di alimenti e bevande dall'una alle cinque del mattino, tenendo le serrande alzate fino a tarda notte. Inoltre serviva alcolici anche ai minorenni, con conseguenze molto gravi per l'ordine pubblico. Lo scorso 17 luglio, nel corso di una rissa scaturita per futili motivi, un operaio albanese di 20 anni, residente a Spresiano, finì in coma ed il suo aggressore, un senegalese di 23 anni venne arrestato per tentato omicidio. Il video del pestaggio, brutale, indignò e fece il giro del web. Per questi motivi la Divisione Polizia Amministrativa della Questura ha usato il pugno di ferro nei confronti del chiosco “Istanbul City Kebab” che dovrà restare chiuso al pubblico per una durata di sette giorni, con conseguente sospensione della licenza. Il provvedimento è stato notificato oggi, martedì 28 luglio. La chiusura temporanea è dovuta ad una grave "situazione di pericolosità sociale evidenziatasi negli ultimi tempi", si legge nel dispositivo firmato dal Questore, Vito Montaruli.

Durante i controlli del personale del Commissariato di Conegliano, l’esercizio commerciale era stato multato in più occasioni per stato sorpreso con le serrante alzate in piena notte, violando l'ordinanza firmata dal sindaco Fabio Chies lo scorso 15 maggio contro l’abuso di sostanze alcooliche nel centro cittadino e i frequenti comportamenti aggressivi dei consumatori, spesso minorenni. Inoltre erano giunte al Commissariato numerose segnalazioni e lamentele dei cittadini relative al locale, dovute ad episodi di schiamazzi o disturbo arrecati nelle ore serali e notturne dagli avventori dello stesso. Una situazione di degrado della zona, monitorata da tempo dalla polizia, che ha avuto il suo apice nell'aggressione del 17 luglio. La Questura ha ravvisato così tutti gli elementi per poter adottare il provvedimento di chiusura ai sensi dell’art. 100 del Tulps (il Testo Unico di pubblica sicurezza), cioè una situazione di pericolo per la sicurezza dei cittadini e l’ordine pubblico.

«La misura  -si legge in un comunicato emesso dalla Questura di Treviso- prescinde dalla responsabilità del gestore e costituisce solo uno strumento per la tutela oggettiva dell’ordine e della sicurezza pubblica. Nell’ambito delle attività volte a bonificare la zona di Corte delle Rose, sono stati avviati accertamenti nei confronti dei frequentatori dell’area, tre dei quali, con precedenti penali, sono stati colpiti dalla misura di prevenzione dell’ avviso orale adottata dal Questore di Treviso, che può costituire il presupposto di provvedimenti ancora più gravi e limitativi in caso perdurino i comportamenti illegali degli interessati. Continueranno, comunque, con immutata intensità i pattugliamenti e i controlli della Polizia di Stato, unitamente a quelli delle altre Forze dell’ordine, nel centro cittadino di Conegliano».

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