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Cronaca Conegliano

Uccide la madre a coltellate, trasferito da Conegliano all'ospedale di Treviso

L'omicida, Ippolito Zandegiacomo, seguito dal centro di salute mentale e dal servizio contro le dipendenze è stato spostato oggi, 27 ottobre, al Ca' Foncello dove si trova sempre sottoposto a sedazione. Intanto la Procura ha disposto l'autopsia di Maria Luisa Bazzo, l'87enne che è stata massacrata a coltellate lunedì scorso, nella sua casa di  Parè di Conegliano. Intanto monta il "giallo" sull'assunzione dei farmaci

Per quanto la dinamica sia apparsa subito chiara anche grazie all'esame esterno del cadavere, il sostituto procuratore Michele Permunian ha disposto oggi, 27 ottobre, l'autopsia (che sarà svolta la prossima settimana da Antonello Cirnelli) sulla salma di Maria Luisa Bazzo, l'87enne massacrata a coltellate lunedì scorso, nella sua casa di  Parè di Conegliano, dal figlio 57enne. Ippolito Zandegiacomo, seguito dal centro di salute mentale e dal servizio contro le dipendenze (era alle prese anche con problemi di alcolismo) è stato trasferito oggi, 27 ottobre,  dall'ospedale di Conegliano al Ca' Foncello, dove si trova sempre sottoposto a sedazione. 

Nei confronti dell'uomo, reo confesso dell'omicidio della mamma a cui ha squarciato la gola e tagliato i polsi tanto profondamente da far ritenere che nel corso del raptus avrebbe anche cercato di amputarle le mani le mani si è svolta stamattina la sola udienza nella quale è stato convalidato l'arresto. Per l'interrogatorio di garanzia, ammesso che l'uomo decida di ripondere alle domande del gip Marco Biagetti, bisognerà attendere la prossima settimana quando  Zandegiacomo avrà riguadagnato almeno un po' di lucidità. Il pubblico ministero ha già annunciato che chiederà un incidente probatorio nel corso del quale dovrà essere effettuata un perizia psichiatrica.

Inntato è "giallo" sull'assunzione dei farmaci che sarebbero stati prescritti all'uomo per tenere sotto controllo i suoi problemi psichiatrici. La Uls gli avrebbe fatto visita ogni 20 giorni per calibrare le dosi ma proprio nell'ultimo periodo la madre, che aveva insistito per curarlo a casa, non sarebbe più riuscita a farglieli prendere con continuità. Medicine che comunque non avrebbero impedito a Zandegiacomo di avere dei deliri, come quello che ha portato ad una denuncia per stalking fatta da una donna con cui il 57enne era convinto da almeno un decennio di avere una relazione sentimentale.

Forse è stata la mancata assunzione a provocare lo scatto d'ira che lunedì scorso, senza un apparente motivo, ha portato all'uccisione della donna, percepita forse dall'omicida come una figura ingombrante e oppressiva. 

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