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Cronaca Conegliano

Maltratta la moglie che scopre il tradimento, condannato un 45enne

L'uomo, residente nel coneglianese, è stato condannato a 3 anni e nove mesi di reclusione. Avrebbe anche minacciato di morte la donna, che a seguito della separazione, aveva ricevuto in assegnazione la casa coniugale

Tre anni e nove mesi di reclusione, l'interdizione per 5 anni dai pubblici uffici e un risarcimento dei danni (l'avvocato di parte civile, Enrico D'Orazio, ha chiesto 75 mila euro) da stabilirsi in distinto procedimento civile, ma con una provvisionale immediatamente esecutiva di 5 mila euro. Si è concluso oggi, 31 gennaio, con una condanna il processo di primo grado ad un 45enne coneglianese, accusato di maltrattamenti, lesioni e violazione di domicilio nei confronti della ex moglie e dovuti al fatto che la donna aveva scoperto una relazione extra coniugale. L'uomo è stato invece assolto dal reato di diffamazione.

I fatti di cui si parla sarebbero avvenuti tra il 2019 e il 2021 a San Fior. Insulti, umiliazioni ma anche sputi in faccia, schiaffoni e calci dati con delle pesanti scarpe da lavoro, tutto perchè sarebbe stato scoperto con l'amante. Poi, a seguito della separazione, il 45enne non avrebbe sopportato l'idea che casa sua fosse stata data all'ex, per quanto i due avessero un figlio piccolo.

Circa due anni fa scatta la denuncia, con l'applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento e comunicazione verso la parte offesa, che era stata poi aggravata con gli arresti domicilari perché, malgrado gli obblighi a cui era sottoposto, avrebbe continuato nella sua opera persecutoria, fatta di insulti come «ladra, zingara, mantenuta, mi auguro che ti venga un tumore» e minacce come «tu lo sai che ti uccido, vacca». Ora per la donna, presente in aula, l'incubo è davvero finito.

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