rotate-mobile
Cronaca Conegliano

Mente su una aggressione, 45enne nei guai

L'uomo, un rappresentante di vini di Spinea, era stato testimone di una lite fra una dipendente e il suo titolare ma avrebbe dato una versione dei fatti diversa dall'accaduto

Ha visto e non ha parlato. Anzi: avrebbe rilasciato dichiarazioni finalizzate ad eludere le indagini, escludendo la responsabilità dell'altro uomo nel pestaggio della donna che si era recata nel suo locale per pretendere il pagamento degli arretrati. E' questa l'accusa che viene mossa a F.F., un 45enne rappresentante di vini residente a Spinea, finito a processo con l'accusa di favoreggiamento personale. Con lui, imputato nello stesso processo  ma per minaccia e lesioni, un 46enne di Conegliano, M.T., titolare di una nota osteria del coneglianese. 

I fatti risalgono al 27 novembre del 2017 quando M.T. riceve la visita di una donna 26enne che ha tutta l'intenzione di ottenere la paga degli ultimi mesi, che l'uomo non ha pagato. La reazione del 46enne è però violenta: la strattona, gettandola violentemente a terra e causandole un trauma cervicale e soprattutto inveisce contro la poveretta, dicendole frasi del tipo «non ti do niente, via via, ti do uno schiaffo se non te ne vai, prova a fare qualcosa nei miei confronti e vedrai».

F.F. era nel locale quando è successo il tafferuglio ma ai carabinieri di Spinea, che lo sentono a sommarie informazioni, non dice nulla. Anzi spiega che è la ragazza che ha fatto resistenza ed è caduta a terra. «Ma subito dopo - aggiunge - si è rialzata e solo in quel momento il titolare dell'osteria è riuscito ad accompagnarla fuori dal locale». Ma per la Procura di Treviso non dice il vero perché i fatti non si sarebbero svolti con quella dinamica. Da cui l'imputazione per favoreggiamento. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Mente su una aggressione, 45enne nei guai

TrevisoToday è in caricamento