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Cronaca Conegliano / via Pittoni

Rapinano un giovane per strada e aggrediscono gli agenti: arrestati

L'episodio è avvenuto nella serata di ieri, mercoledì 24 maggio, in via Pittoni a Conegliano. Nel mirino un 27enne che era appena sceso dal treno ed è stato avvicinato e minacciato con un coltello da due giovani di origini marocchine, con precedenti, che hanno preteso da lui denaro, bancomat e orologio

Accerchiato, aggredito e rapinato da due giovani marocchini. La disavventura è capitata nella serata di ieri, 24 maggio, attorno alle 22.30 circa, nel centro di Conegliano, in via Pittoni. A finire nel mirino un 27enne, residente a Vazzola, che era appena sceso da un treno e si stava facendo ritorno a casa. Ad affrontarlo sono stati due giovani di origini marocchine di 23 e 28 anni, entrambi con precedenti e gravitanti nella zona di Pieve di Soligo. Gli stranieri, minacciando il malcapitato probabilmente con un coltello (poi ritrovato nelle mutande di uno dei banditi) hanno chiesto che gli venisse il denaro che questi aveva in tasca, l'orologio e pretendevano finisse nelle loro mani anche il portafogli con il bancomat e lo zainetto che portava sulle spalle. Il 27enne si è ribellato a queste richieste ed è stato picchiato selvaggiamente, in mezzo alla strada, dai due stranieri.

Il 27enne è riuscito a salvarsi chiedendo aiuto al titolare di un locale, il bar Jenny, e a lanciare l'allarme alle volanti del Commissariato. Gli agenti sono riusciti a rintracciare e bloccare entrambi poco distante, ma non senza problemi: uno degli stranieri, una volta accompagnato in Commissariato, ha lanciato una sedia contro uno dei poliziotti, un 25enne, colpendolo ad una gamba. I magrebini, arrestati per tentata rapina in concorso, lesioni, resistenza a pubblico ufficiale e per il possesso del coltello (rinvenuto nel corso di una perquisizione) sono stati accompagnati in carcere a Santa Bona e domani compariranno di fronte al giudice per l'udienza di convalida del fermo. Il 23enne risulta irregolare sul territorio nazionale mentre nei confronti del complice, una vecchia conoscenza delle forze dell'ordine, è già scattato il foglio di via dal Comune di Conegliano da parte del Questore. Entrambi sono difesi dall'avvocato trevigiano Pio Romano. Tutte le fasi della rapina, dal primo approccio alle minacce, sono state registrate dalle telecamere di videosorveglianza comunali. Il 27enne, accompagnato in ospedale per essere medicato, ha riportato lesioni guaribili con 5 giorni di prognosi: durante il tentativo di allontanarsi dai suoi aguzzini è stato colpito anche alla testa.

La rivolta dei sindacati di polizia: «Servono più tutele»

Ed è proprio in merito alla violenza perpetrata negli uffici di polizia ai danni di uno degli agenti che li stava traendo in arresto l’intervento del segretario generale di Fsp del Veneto Maurizio Ferrara il quale non più tardi di qualche giorno fa aveva pubblicamente denunciato la carenza di personale del Commissariato di polizia e la recrudescenza dei fenomeni criminali in quel centro cittadino. «Purtroppo ci risiamo! A Conegliano nonostante il forte impegno delle forze di polizia per garantire la sicurezza degli abitanti di quell’importante centro la cronica carenza di personale da una parte e gli inefficaci attuali strumenti normativi dall’altra non consentono di fornire adeguate risposte ad una criminalità che di fa ogni giorno più sprezzante ed aggressiva» ha spiegato Ferrara «I recenti e ripetuti episodi di violenza verificatisi a Conegliano ai danni di operatori di polizia e cittadini non possono più infatti essere minimizzati e passare inosservati cosicché e tempo che dalle parole si passi ai fatti e che i colleghi quotidianamente impegnati a garantire sicurezza vengano posti in condizione di lavorare nella consapevolezza che il loro lavoro non sia inutile. Mi riferisco all’impossibilità quotidiana di assicurare alla giustizia una criminalità sempre più agguerrita e violenta e che dispiace vedere come le quotidiane aggressioni ai danni di poliziotti sul territorio vengano con rassegnazione considerate quasi normali o peggio spesso banalizzate».

«Bisogna ammettere e riconoscere con obbiettivita’ che sul territorio insistono delle situazioni di forte disagio e violenza che necessitano a tutti i livelli di una presa in carico nell’interesse dei cittadini e delle forze di polizia e che i colleghi per operare in sicurezza abbisognano senza ulteriori  indugi di mezzi e numeri a tutela»: chiude Ferrara augurando pronta guarigione ai poliziotti coinvolti nella vicenda.

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