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Cronaca

Frode fiscale e fatture false: confiscati beni per 14 milioni a due imprenditori e un commercialista

La guardia di finanza ha eseguito il provvedimento definitivo che riguarda i fratelli Michele e Stefano Mazzon e il leccese Salvatore Mercurio

Nelle ore scorse la guardia di finanza, su ordine della procura, ha dato esecuzione al provvedimento di confisca di beni appartenenti ai fratelli Michele e Stefano Mazzon, imprenditori del sandonatese, e al commercialista Salvatore Mercurio, leccese: immobili, ville, terreni, macchine e denaro, per un valore totale di oltre 14 milioni di euro.

Il decreto è collegato ad una grossa frode fiscale e contributiva nel settore degli appalti di manodopera per allestire fiere, esposizioni e stand di eventi. I tre sono accusati di avere sistematicamente frodato il fisco per anni, utilizzando società cartiere per l'emissione di fatture false, detraendo spese inesistenti, richiedendo compensazioni fiscali, evadendo l'iva e impiegando centinaia di dipendenti per i quali non versavano contributi e ritenute. In questo modo, tra l'altro, riuscivano a fornire prestazioni lavorative a prezzi stracciati rispetto alla concorrenza. I tre erano finiti in carcere a dicembre 2021, patteggiando le rispettive pene (i Mazzon a 4 anni e 8 mesi e a 3 anni e 10 mesi, Mercurio 3 anni e 6 mesi). L'indagine, eseguita dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Venezia, era proseguita per due anni e mezzo, interessando 35 aziende e 46 persone in tutta Italia (Padova, Treviso, Vicenza, Milano, Bergamo, Brescia, Trento, Udine, Roma, Latina, Lecce e Trapani). Circa un anno fa era arrivato il sequestro preventivo, che oggi si è tradotto nella confisca definitiva. Il giudice ha anche deciso che una vettura e alcuni computer, fra i beni requisiti, saranno assegnati proprio alla guardia di finanza per l'utilizzo nelle attività istituzionali del Corpo.

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