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Vacanze: superlavoro per la Polizia aeroportuale al Canova

I trevigiani partono per le vacanze e all'aeroporto "Canova" aumenta la mole di lavoro per gli agenti. Controlli sui documenti dei passeggeri e furti e smarrimenti in aumento

Siamo nel pieno dell’estate, molte famiglie trevigiane stanno per partire per le vacanze e l’aeroporto “Canova” vede il picco massimo dell’affluenza, con una media di 8mila passeggeri al giorno, che si traducono in un’impennata di lavoro per la Polizia aeroportuale trevigiana.

Alta è l’attenzione nel controllo dei documenti. Negli ultimi giorni sono stati fermati prima della partenza ben 25 viaggiatori irregolari, mentre altri dieci sono stati respinti dopo essere atterrati a Treviso. Uno per tutti, un 34enne nigeriano, trovato in possesso di documenti falsi e, per di più, con a carico un decreto di allontanamento della Questura di Pesaro.

Oltre alle problematiche ormai di routine, gli agenti si trovano ad affrontare, in questi giorni, anche i disguidi e le tensioni causati dall’entrata in vigore della nuova normativa sui minori. Finora sono state almeno una quindicina le famiglie trevigiane che hanno visto naufragare le proprie vacanze perché sprovviste del passaporto per i figli minorenni. E la Polizia è dovuta intervenire in più di un’occasione per placare la rabbia dei passeggeri, respinti al check-in.

A questo si aggiungono furti e smarrimenti in netto aumento, circa due al giorno. Portafogli, cellulari, tablet, notebook: gli oggetti dimenticati sono i più disparati e, spesso, di valore.
 

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